Gucci trasferisce parte dell'ufficio stile da Roma a Milano, i dipendenti non ci stanno e scendono in piazza a protestare

Aria di preoccupazione dei dipendenti, ma arriva la smentita dall’azienda

Gucci trasferisce parte dell'ufficio stile da Roma a Milano, i dipendenti non ci stanno e scendono in piazza a protestare

di Alessia Di Fiore

Gucci​ trasferisce parte dei propri uffici da Roma e i dipendenti sono sul piede di guerra. Un trasferimento annunciato all'inizio di ottobre, nell'ambito del nuovo corso di Sabato De Sarno e di Jean-François Palus in Kering: l'ufficio stile che dal 2009 (erano i tempi di Frida Giannini) si trovava a palazzo Mancini in via del Corso e in via del Banco di Santo Spirito, sta per traslocare solo in parte nei 35mila metri quadri dell'hub di via Mecenate a Milano, dove si trovano già showroom, funzioni corporate, grafica e studi fotografici. Il che significa il trasferimento nel capoluogo lombardo anche di 153 dei 219 dipendenti. 66 continueranno a svolgere le loro mansioni a Roma.  Quaranta di loro ieri hanno incrociato le braccia per quattro ore gridando al «licenziamento di massa sotto mentite spoglie» con tanto di striscioni esposti davanti a una delle sedi della maison. 

Gucci tra Roma e Milano, cosa sappiamo sul trasferimento

Il trasferimento verrà completato entro il primo marzo 2024, e la società ha fatto sapere che il tutto «non comporterà alcuna riduzione di personale» e «sarà attuato nel pieno rispetto della normativa vigente», come conferma una nota.

Non solo, ma «al fine di agevolare il più possibile il trasferimento di tutti i dipendenti interessati, l’azienda ha previsto una serie di misure economiche e di sostegno particolarmente più favorevoli rispetto a quelle previste dal contratto collettivo nazionale». Sono 66 i dipendenti che rimarranno a Roma, nelle due sedi che, fa sapere il brand, restano comunque aperte. 

Milano torna al centro 

E' la fine, quindi, della storia d'amore culminata nel simposio con la città dell'ex direttore creativo Alessandro Michele, che aveva reso Roma ispirazione e protagonista della sua Gucci dai suoi luoghi feticci come l'Antica libreria Cascianelli alla sfilata ai Musei Capitolini.

E non era raro nemmeno incrociarlo seduto a prendere un caffè a Campo de' Fiori. Il trasferimento dell'uffficio stile, oltre che per i dipendenti, sembra essere l'ennesima brutta notizia per la moda a Roma, la cui presenza si fa sempre più rarefatta (ricordiamo anche il tramonto di Altaroma, unica manifestazione che ancora si svolgeva nella Capitale). Per Gucci, è la conferma di una nuova era che vede al centro Milano e la sua aura glamour. 

La versione di Gucci

In riferimento alle proteste legate al trasferimento della Direzione Creativa da Roma a Milano, la Società fa sapere che tale trasferimento è stato preannunciato alle organizzazioni sindacali agli inizi di ottobre, non prevede alcuna riduzione di personale e verrà attuato nel pieno rispetto delle normative vigenti. A tal riguardo la Società, al fine agevolare quanto più possibile il trasferimento di tutti i dipendenti coinvolti, ha previsto una serie di misure sia economiche che di fattivo supporto, particolarmente di miglior favore rispetto a quanto previsto dal contratto collettivo nazionale. Con il trasferimento a Milano, il Direttore Creativo e i team coinvolti avranno l’opportunità di lavorare a stretto contatto con le funzioni strategiche del brand, già basate nel capoluogo lombardo, massimizzando così le necessarie interazioni e sinergie.


Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Novembre 2023, 16:23
© RIPRODUZIONE RISERVATA