«Cristian Sodano mi ha dato la pistola e ha detto "sparami"». Così Desyrée è riuscita a salvarsi: lui voleva togliersi la vita

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di Redazione web

A due giorni dal duplice femminicidio di Nicoletta Zomparelli, 49 anni, e la figlia Renèe Amato, 19, emergono ancora nuovi particolari sulla strage di cui sarebbe responsabile Cristian Sodano, finanziere 26enne. La sua ex fidanzata Desyrée Amato, alle forze dell'ordine che hanno raccolto la sua testimonianza, ha raccontato cosa è successo e come è riuscita a salvarsi fuggendo prima in bagno, poi nella camera della sorella Renée, poi dalla finestra.

Renée Amato era amica di Alessia Capasso, uccisa dal papà carabiniere. Le parole strazianti di mamma Antonietta (che sopravvisse)

 

Il racconto di Desyrée

«Ha posato la pistola sul letto e ha detto 'sparami tu', io sono fuggita», le parole della ragazza che parla alle forze dell'ordine dopo che l'ex fidanzato Cristian era stato bloccato con l'accusa dell'omicidio di madre e sorella della giovane nell'appartamento della famiglia a Cisterna di Latina. Desyrèe voleva lasciarlo e quando gli ha riconsegnato un anello e una maglietta che le aveva regalato è successo l'irreparabile. Lui ha preso la pistola d'ordinanza dalla macchina.

 

L'omicidio di madre e sorella

A quel punto la ragazza è scappata rinchiudendosi in bagno: quando sua madre e sua sorella, Nicoletta Zomparelli, 49 anni e Renèe Amato, 19 anni, sono accorse sentite le urla, lui ha sparato, uccidendole entrambe.

Anzi a Renèe ha riservato il colpo di grazia «perchè era ancora viva e non la volevo far soffrire». Poi il ventiseienne si è diretto verso l'ex e ha provato a sfondare a calci la porta del bagno dove lei si era rifugiata.

 

«Mi ha chiesto di sparargli»

La ragazza è riuscita nuovamente a sottrarsi alla furia di Christian nascondendosi in un'altra camera dove però è stata raggiunta dal fidanzato. «Aveva la pistola in mano -ha detto Desyrèe- ma poi l'ha poggiata sul letto e mi ha chiesto di sparargli». Lei però è fuggita dalla finestra, nascondendosi prima dietro una legnaia, e poi approfittando di un buco nella recinzione per scappare nelle campagne e raggiungere il benzinaio da dove ha allarmato i carabinieri.

 

 

«Voleva uccidersi, poi preso dal panico»

Sodano, Maresciallo della Guardia di Finanza in servizio al reparto aeronavale di Ostia e originario di Minturno, è accusato ora di duplice omicidio. Domattina comparirà davanti al gip. Difeso dagli avvocati Lucio Teson e Leonardo Palombi, il giovane verrà ascoltato nell'udienza di convalida. Nelle prime dichiarazioni agli agenti della squadra Mobile ha ammesso di aver preso la pistola d'ordinanza per uccidersi, ma quando ha visto arrivargli incontro le due donne sarebbe stato preso dal panico e per questo avrebbe sparato contro di loro. Per tale motivo c'è grande attesa per l'esito delle autopsie, cominciate ieri sera e tuttora in corso a Tor Vergata, per comprendere se effettivamente abbia preso la mira o usato l'arma agitando il braccio in modo inconsulto.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Febbraio 2024, 20:32
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