Capretta uccisa a calci alla festa di compleanno: sei ragazzi rischiano il processo

Avviso di chiusura indagini. Per un minore si procede a parte

Capretta uccisa a calci alla festa di compleanno: sei ragazzi rischiano il processo

di Alessia Di Fiore

Sei maggiorenni e un minorenne,: due hanno ucciso e cinque hanno istigato senza provare nemmeno a fermarli, anzi inquadravano la scena con i loro smartphone e facevano a gara per pubblicare i video sui social. Ne è convinta la Procura della Repubblica di Frosinone che ha inviato l'avviso di conclusione delle indagini a sei ragazzi accusati di essere coinvolti nel caso della capretta uccisa a calci durante una festa di compleanno in un agriturismo di Anagni lo scorso 27 agosto.

Per un settimo ragazzo, di 16 anni, si procede separatamente alla Procura dei Minori di Roma. Per lui ed uno dei maggiorenni l'accusa ipotizzata è quella di uccisione di animali. Per gli altri si ipotizza invece il reato di istigazione a delinquere per avere incitato i primi due a continuare a colpire la capretta fino ad ucciderla mentre filmavano con i cellulari. Furono proprio quei video caricati sui social fa far scoppiare il caso. Il gestore dell'agriturismo non si era accorto di nulla: aveva trovato la capretta morta solo l'indomani mattina.

Addirittura stava per avvertire il veterinario perché pensava ad un avvelenamento legato a qualcosa che l'animale aveva ingerito. Invece i video mostravano la brutalità del branco di ragazzini.

Nelle immagini si vede il sedicenne di Fiuggi sferrare un calcio violentissimo alla capretta inerme a terra. Altri colpi ancora. Poi insieme con il ventenne di Anagni mettono la capretta in una cesta in plastica bianca la caricano su una carriola e la lanciano da un muretto. Intorno a loro gli amici urlano di rifarlo per riprendere meglio la scena.

Quattro sono di Fiuggi: tre diciottenni e un diciannovenne. Il quinto, di 18 anni, è di Anagni. Alla procura dei minori ci sono altri 6 indagati per istigazione. Assistiti dagli avvocati Giampiero Vellucci, Daniele Natalia, Filippo Misserville, Antonella Sforza, Pietro Polidori e Francesca Ruggeri, gli indagati sostengono che l'animale fosse già morto mentre lo colpivano. A supporto di questa tesi hanno indicato alcuni clienti del locale che avrebbero notato la capretta già morta prima dell'inizio del compleanno.

La Procura della Repubblica di Frosinone non crede alla loro versione. E poco conta che non si trovi più il corpo della capretta: l'allevatore ha spiegato che una mattina non c'era più, forse portato via dai cinghiali. Per i magistrati, a dire cosa è accaduto sono i video. Gli stessi sui quali i ragazzi pensavano di costruire la loro reputazione poggiata sui like. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Novembre 2023, 17:44
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