Roma, Nashwan muore il giorno prima della laurea: ora arriva il titolo in sua memoria
di Raffaele Nappi
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Con grandi sacrifici ha completato tutti gli esami della triennale, in un corso dove, avvertono i professori, «su 200 arrivano alla fine in 10. Solo il 5%, insomma». Nashwan muore improvvisamente a 29 anni, mentre sta preparando la tesi di laurea, per una disfunzione cardiaca. Per tutti era un ragazzo d’oro, una persona unica: «Aveva questo desiderio di rendere il posto in cui era un posto migliore – racconta a Leggo Paola Casti, ex collega di corso – Si impegnava in qualsiasi campo, era rappresentante degli studenti, ci teneva costantemente aggiornati, ci chiedeva sempre se c’erano problemi da affrontare e lui se ne faceva portavoce. Era impossibile non volergli bene». Una notizia, quella della sua morte, che colpì la comunità accademica: «Fu una vera tragedia», ricordano i professori.
Gli studenti e gli ex colleghi di corso tentarono di portare avanti una battaglia per dare a Nashwan un riconoscimento. Alla fine non se ne fece nulla perché l’ateneo non aveva ancora un regolamento per il conferimento dei titoli onorifici. Il senato accademico il 17 settembre scorso, però, a 10 anni esatti dalla sua morte improvvisa, ha formalizzato la procedura. «Per noi è un evento eccezionale» continuano i professori di Tor Vergata, che si sono attivati per far arrivare a Roma parenti, amici ed ex colleghi di corso di Nashwan. Visto che i genitori sono bloccati nel paese mediorientale, la laurea verrà ritirata dal fratello gemello di Nashwan. E tra i presenti ci sarà anche l’ambasciatore yemenita Asmahan Al- Toqi, per ricordare uno «studente e una persona modello di cui noi tutti abbiamo memoria».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Ottobre 2019, 08:24
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