A metà maggio i progetti
per il termovalorizzatore

Dopo che il Consiglio di Stato ha bocciato i ricorsi il Comune accelera sull’impianto di Santa Palomba

A metà maggio i progetti per il termovalorizzatore

di Emiliano Pretto

Tra 11 mesi, a gennaio 2025, l'avvio dei lavori. Nel 2027 l'inaugurazione. Il giorno dopo la sentenza del Consiglio di Stato, che ha spazzato via tutti i ricorsi contro il termovalorizzatore di Roma, in Campidoglio è scattato ufficialmente il conto alla rovescia verso l'apertura dell'impianto che, secondo il Comune, risolverà definitivamente il problema dei rifiuti in città.

Per la verità anche in pendenza della decisione del Consiglio di Stato le procedure di gara erano andate avanti. Ma sapere che non esiste più la spada di Damocle di uno stop dei giudici amministrativi metterà gli uffici nella condizione di lavorare serenamente durante i passaggi che mancano all'avvio dei cantieri. Ma quali sono i prossimi step?

Tra pochi mesi, probabilmente entro metà maggio, saranno presentate le proposte per il progetto dell'impianto. Poi, entro giugno/luglio, sarà comunicata la scelta del vincitore ed entro dicembre sarà approvato definitivamente il progetto esecutivo che, con le successive autorizzazioni, come detto porterà a gennaio del 2025 all'apertura del cantiere, previsto nell’area di Santa Palomba.

La durata dei lavori sarà di 26 mesi, quindi a febbraio 2027 il termovalorizzatore entrerà in funzione. Ma questo cronoprogramma è oggetto di gara, e quindi soggetto ad eventuali proposte migliorative. Nonostante la doppia sconfitta in Tribunale, prima al Tar e due giorni fa al Consiglio di Stato, i comitati del no non hanno ancora perso le speranze.

«Ora- ha commentato il Forum Ambientalista- aspettiamo di vedere il progetto che i vincitori del bando comunale dovranno proporre ed assoggettare alla VIA, la Valutazione di Impatto Ambientale».

«Noi- ha fatto invece sapere l'assessora ai Rifiuti e all'Ambiente di Roma, Sabrina Alfonsi- non abbiamo mai avuto dubbi sulla procedura e sulle scelte prese. La sentenza conferma in modo definitivo l'approccio che abbiamo tenuto verso questa soluzione e certifica la bontà del lavoro che è stato fatto. C'è quindi soddisfazione per questo pronunciamento».

riproduzione riservata ®


Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Febbraio 2024, 06:00