Anche i veicoli Euro 5 saranno banditi, a partire dal mese di ottobre, da Area B. Potranno però entrare “a tempo limitato” con la scatola nera del sistema Move-In della Regione. E sempre da ottobre le auto ibride che inquinano di più dovranno pagare il ticket da 5 euro di Area C, come i veicoli “normali”. Sono le due novità per una Milano più green, che però condizioneranno chi entra e circola in città.
DIESEL EURO 5. Come confermato dal Piano Aria, che è stato approvato dal Comune, non potranno oltrepassare le telecamere di Area B: a mega zona a traffico limitato, attiva da lunedì a venerdì, dalle 7,30 alle 19,30, che comprende quasi tutto il territorio cittadino. Però, potranno godere di una deroga, che inizialmente non era prevista: avranno il via libera in Area B se installeranno la black box (finora consentita ai diesel Euro 0, 1, 2, 3, 4). È la scatola nera che è stata introdotta dalla Regione e grazie alla quale viene garantita una soglia di tolleranza chilometrica per la circolazione delle auto più inquinanti. L’estensione del Move-In anche agli Euro 5 è una proposta della consigliera della Lega, Silvia Sardone, che ha ottenuto il consenso di una parte della maggioranza di Palazzo Marino.
MOVE-IN. Bisogna iscrivere sul sito di Regione Lombardia per poi conoscere le officine autorizzate che possono installare la black box: funziona 7 giorni su 7, 24 ore su 24. All’esaurimento dei chilometri concessi le telecamere non perdoneranno e multeranno i trasgressori. Anche le pattuglie di vigili, collegandosi al cervellone, avranno la lista “nera” dei mezzi banditi.
POLEMICHE. L’amministrazione comunale precisa che si tratta di «una concessione condizionata». L’assessore all’Ambiente, Elena Grandi, parla di una «revisione del dispositivo per ridurre i chilometraggi consentiti». Sono tuttavia contrari alla scatola nera, senza se e senza ma, i Verdi. L’ambientalista Carlo Monguzzi, presidente della commissione consiliare Ambiente, attacca: «Siamo oltre il delirio, con la mano destra si vieta, con la sinistra si elude il divieto». La Sardone, dal canto suo, chiede «che siano già stabiliti i limiti chilometrici, in modo le persone sappiano da subito con che modalità potranno accedere in Area B».
AUTO IBRIDE. Dal 1° ottobre le autovetture ibride più inquinanti, ovvero che producono più di 100 grammi per chilometro di CO2, dovranno pagare Area C, così come i veicoli “normali”. È quanto prevede il Comune, sempre più impegnato nella transizione verso una città carbon neutral. Non ci stanno però le opposizioni: il leghista Samuele Piscina ha già depositato una mozione «per chiedere un rinvio di almeno un anno»: «Chi lo spiega ai cittadini che hanno appena comprato l’auto ibrida che non potranno più circolare gratuitamente nella Cerchia dei Bastioni?». E ancora: «Vista la crisi economica, dovuta alla pandemia, chiedo al sindaco Sala di mettersi una mano sulla coscienza».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Febbraio 2022, 06:00
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