Negli occhi ti esplodono gli anni Sessanta, li senti anche attraverso le canzoni pop e soul, la storia ti porta dritta lì, poi però scopri che ti parla anche, e tanto, di oggi. Ecco perché “Hairspray” – il musical di Marc Shaiman e Scott Wittman vincitore di 8 Tony Awards, in arrivo in versione italiana al Teatro Nazionale dal 28 febbraio al 3 marzo con la regia di Denny Lanza – è un gioco riuscito tra passato e presente.
Le acconciature cotonate delle donne, l’ottimismo del benessere, ma anche le lotte per i diritti civili dei neri e la tv che portava, nei salotti americani, solo individui di bell’aspetto e bianchi. Ecco perché la storia della corpulenta ma talentuosa Tracy Turnblad (Andrea Garota), decisa a partecipare a un tv show idolo dei ragazzi, si trasforma in una vera rivoluzione dei diritti. Quando si dice la body positivity, tema quanto mai attuale. Lo show in arrivo al Nazionale è il figlio italiano di quel titolo che a Broadway debuttò nel 2002 e divenne un film di successo nel 2007 con protagoniste “avversarie” due star come Michelle Pfeiffer e un John Travolta en travesti.
A vestire i panni della bella quanto cattiva produttrice tv Velma (quello che su schermo fu della Pfeiffer) è Matilde Brandi (nella foto): «Un ruolo che mi ha affascinato da subito - spiega la ballerina e show-woman nota al grande pubblico televisivo – la sua cattiveria ha un velo d’ironia che finisce, immancabilmente, per conquistare il pubblico.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Febbraio 2024, 06:00
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