Incidente tra filobus e camion rifiuti a Milano: morta la donna coinvolta. Il mezzo Atm è passato col rosso
Appena appresa la notizia della morte, Atm ha espresso «la sua profonda vicinanza ai familiari in questo momento di grande dolore». Ma l'azienda dei trasporti milanesi è andata oltre, confermando le indiscrezioni circolate nelle ultime ore: è stato il filobus a non rispettare il semaforo rosso e a causare lo scontro. «Dalla ricostruzione della dinamica emerge che il filobus non abbia rispettato la precedenza semaforica», spiega infatti l'azienda, dopo aver visionato anche una serie di filmati ripresi dalle telecamere. È già stata aperta un'indagine interna - prosegue Atm - e siamo pronti a prendere tutti gli opportuni provvedimenti«. Dalle immagini si vede il filobus 'bruciarè il semaforo rosso a velocità sostenuta e venir colpito dal camion dei rifiuti, che proviene da destra e che investe in pieno il filobus più o meno all'altezza della metà del mezzo.
A quel punto il bus viene sbalzato via dalla corsia e dopo aver travolto due semafori prosegue la sua corsa oltre l'occhio della telecamera. Le indagini, quella interna dell'Azienda e quella degli investigatori, dovranno ora accertare il perché di questa tragica disattenzione da parte dell'autista, nei confronti del quale è scontata l'iscrizione nel registro degli indagati per omicidio colposo e lesioni colpose. E proprio nell'ottica di capire il perché l'autista si sia distratto vanno gli accertamenti, già in corso, sul suo cellulare. C'è dunque un errore umano all'origine della tragedia giunta dopo che, nella serata precedente, una brusca frenata di un convoglio della Linea 1 alla stazione della centralissima San Babila provocando una ventina di contusi, dei quali otto portati in ospedale, in condizioni lievi. La Procura di Milano che da tempo, anche su segnalazione di Atm, sta svolgendo indagini su una serie di brusche frenate, ha sequestrato il treno: a quanto si è saputo, il sequestro del convoglio era necessario per acquisire un modem, utile per le indagini. In altri casi l'attenzione dei magistrati si era concentrata sul sistema esterno di sicurezza.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Dicembre 2019, 15:51
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