Come ampiamente preventivato, con il nuovo decreto che il governo si prepara a vagliare arriva anche per il mondo dei giochi l'ulteriore stretta, che potrebbe estendersi nei prossimi giorni anche alle lotterie, per il momento salvate dai divieti di Palazzo Chigi. È stato lo stesso premier Giuseppe Conte ad annunciare il nuovo provvedimento nell'informativa al Parlamento. «Chiudiamo i corner per le scommesse e giochi ovunque siano», ha detto il presidente del Consiglio, confermando così i timori espressi già nei giorni scorsi dagli operatori.
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Nel Dpcm del 24 ottobre, il governo aveva fermato sale giochi, sale scommesse, bingo e casinò senza toccare invece slot machine, Gratta&Vinci e lotterie presenti nei bar e nei corner all'interno degli esercizi commerciali. Oggi, insieme con la stretta su mostre e musei, Conte ha annunciato quella anche sulle cosiddette macchinette che, dunque, torneranno a spegnersi nelle prossime ore. Secondo quanto si apprende, poi, non è escluso che l'Agenzia delle Dogane e Monopoli emani una circolare per sospendere anche Lotto e Superenalotto, così come avvenuto il 21 marzo scorso - in piena crisi sanitaria -, con la storica decisione di fermare le puntate.
«In questa fase - spiega Isabella Rusciano di As.tro, l'associazione che rappresenta gli operatori del gioco - è imprescindibile sostenere tutte le aziende interessate dalle chiusure "selettive", senza discriminare quelle di gioco pubblico che, tra l'altro, hanno fatto notevoli investimenti per adeguarsi ai protocolli di sicurezza». «Quello che è certo - conclude l'associazione è che un ulteriore lockdown, non accompagnato da misure di sostegno tempestive e capienti, segnerebbe la fine inesorabile delle aziende di gioco per totale assenza di liquidità, con pesanti ripercussioni anche sul fronte occupazionale: stiamo parlando di migliaia di aziende e decine di migliaia di lavoratori e relative famiglie».
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Novembre 2020, 00:14
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