Febbre del Nilo, allarme Ue. L’Italia il Paese con più casi

Il report: nel 2022 in Europa 1133 contagiati, nello Stivale 723 Gli insetti portatori già segnalati a Catania, Ravenna e Varese

Febbre del Nilo, allarme Ue. L’Italia il Paese con più casi

di Lorena Loiacono

L’Italia sorvegliata speciale per le infezioni dal Nilo. Sotto accusa le zanzare: la colpa è del riscaldamento climatico e delle inondazioni che creano l’habitat ideale per le specie più invasive come l’Aedes albopictus e l’Aedes aegypti. L’allarme degli esperti: «Aumenteranno i morti, servono misure di protezione individuale».

CONTAGI

L’allarme arriva dall’Ecdc, il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che sta osservando con attenzione i casi di contagi e morte per la Febbre del Nilo occidentale, dengue e chikungunya.

ALLARME ITALIA

Nel 2022 nella Ue sono stati segnalati 1133 casi umani e 92 decessi di infezione da virus del Nilo: 1112 acquisiti localmente in 11 Paesi, con l’Italia in testa con 723 casi segnalati localmente.  Nel 2013, secondo i dati riportati dagli studi dell’Ecdc, la zanzara Aedes albopictus si insediata in 8 Paesi europei, con 114 regioni colpite. Ora è presente in 13 Paesi e 337 regioni.

ALLARME ITALIA

Primo Paese per numero di casi, 723, in Italia l’Istituto Superiore di Sanità ha spiegato che sono salite a tre le province italiane con dimostrata circolazione del virus del West Nile: in provincia di Catania è stata confermata la positività in pool di zanzare, mentre nelle province di Varese e di Ravenna è stata confermata la positività negli uccelli. Da inizio maggio non sono stati segnalati comunque in Italia casi confermati nell’uomo.

I PAESI A RISCHIO

Dopo l’Italia, con i suoi 723 casi di febbre del Nilo, seguono la Grecia con 286 casi, la Romania con 47 casi, 16 in Germania, 14 in Ungheria, 8 in Croazia, 6 in Austria, 6 in Francia, 4 in Spagna, uno in Slovacchia e uno in Bulgaria.

DENGUE

I casi di dengue acquisita localmente nell’Unione europea sono stati 71 solo nel 2022, pari al numero di casi segnalati tra il 2010 e il 2021, con casi maggiori segnalati in Francia, dove ce ne sono stati 65, e 6 in Spagna.

AUMENTERANNO I MORTI

«Negli ultimi anni abbiamo assistito a una diffusione geografica di specie di zanzare invasive in aree precedentemente non colpite nell’Ue e nel See - ha spiegato la direttrice dell’Ecdc Andrea Ammon - se continua così possiamo aspettarci di vedere più casi e morti possibili per malattie come dengue, chikungunya e febbre del Nilo occidentale».

SERVONO PROTEZIONI

«Gli sforzi devono concentrarsi sui modi per controllare le popolazioni di zanzare - continua la Ammon - migliorare la sorveglianza e applicare misure di protezione individuale».

Tra le misure vengono portati come esempio l’uso di zanzariere, anche trattate con insetticidi, il sonno in stanze schermate o climatizzate, l’uso di indumenti che coprano la maggior parte del corpo e l’uso di repellenti per zanzare.

INVIATA SPECIALE

L’Organizzazione mondiale della sanità ha annunciato la nomina di un inviato speciale del direttore generale per i cambiamenti climatici e la salute: Vanessa Kerry, esperta di salute globale, medico e ceo di Seed Global Health per il rafforzamento dei sistemi sanitari.

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Giugno 2023, 06:00
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