Ventenne ustionata da borsa dell'acqua calda: risarcita con 5mila euro
Protagonista della singolare ma dolorosa disavventura, una 21enne di Mirano, che allertò con urgenza il 118 per farsi soccorrere in seguito allo scoppio di una borsa dell'acqua calda, non di quelle elettriche ma una banalissima boule in gomma: al Pronto soccorso di Mirano, dov'è stata subito trasportata, le hanno riscontrato ustioni di primo e di secondo grado su un'area estesa del corpo, con particolare riferimento al seno destro, alla coscia sinistra, al fianco, al tronco e al gluteo.
La giovane si è dovuta sottoporre a numerose medicazioni e continua a usare creme riparatrici, tra i vari disagi, per lungo tempo non potrà più prendere il sole e, soprattutto, oltre alla sofferenze fisiche, l'infortunio domestico le ha lasciato in “eredità” anche delle brutte cicatrici che configurano anche un danno estetico. Per chiarire i motivi dell'incidente e per ottenere giustizia la 21enne, attraverso la consulente dott.ssa Elisa Sette, si è dunque rivolta a Studio 3A, la società specializzata nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro.
«La ditta costruttrice, la multinazionale Mapa Spontex, a più riprese negò responsabilità nell'accaduto - spiega lo Studio 3A - ma la perizia tecnica ha evidenziato uno squarcio dai bordi frastagliati assai rilevante che interessava il lato cucitura, una delle zone termicamente più sollecitate. Di fronte a questa perizia, anche i tecnici Mapa hanno ammesso il difetto di fabbricazione».
L'azienda ha così risolto in via stragiudiziale il contenzioso, ed è stato raggiunto un accordo con la ragazza danneggiata, che in questi giorni ha ricevuto un risarcimento di oltre 5mila euro.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Ottobre 2017, 15:41
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