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«Dall'altro lato - ha proseguito - abbiamo la responsabilità ambientale e voglio ricordare che già oggi, sui vigneti della Doc, si interviene di meno con la chimica rispetto alle altre coltivazioni. La chimica - ha aggiunto Zaia - dovrà essere sempre di meno e arrivare a zero e se fossero autorizzate le varietà resistenti, che non sono Ogm, non servirebbero più trattamenti».
CASO UNESCO - Si è trattato sostanzialmente di un «ridisegno dei confini». Così il governatore sull'ammissione delle colline del Prosecco fra i patrimoni dell'Unesco.
Per Zaia «è l'obiettivo del giorno, significa proporre un modello che dà responsabilità al territorio, sotto i profili di norme urbanistiche, tutela del territorio e della produzione agroalimentare che si deve dare regole sempre più stringenti perché il territorio sarà osservato a livello internazionale».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Dicembre 2018, 22:16
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