Napoli, lo studente 13enne non ammesso a scuola per le treccine: «Le taglio, ma voglio tornare in classe»

Napoli, lo studente 13enne non ammesso a scuola per le treccine: «Le taglio, ma voglio tornare in classe»
Un caso apparentemente infinito, quello dello studente 13enne di Napoli che si è visto escludere da scuola a causa delle treccine tinte di blu, giudicate inappropriate al contesto dalla preside. Una vicenda che sta facendo ampiamente discutere tutta Italia, quella che si sta consumando in queste ore a Scampia, uno dei quartieri più difficili del capoluogo partenopeo.

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La preside della scuola media Ilaria Alpi-Carlo Levi, Rosalba Rotondo, era stata inflessibile e aveva negato più volte allo studente di frequentare le lezioni all'inizio del nuovo anno scolastico. «Ha violato le regole, certe cose a scuola non sono ammesse», aveva affermato a più riprese la dirigente scolastica. Ora, però, potrebbe esserci una svolta nel caso: il ragazzo, infatti, ha promesso di tagliare le treccine della discordia. «Però voglio tornare in classe», ha dichiarato il 13enne alla presenza della preside, dei familiari, di alcuni insegnanti e dei compagni di classe, che lo hanno accolto con un lungo applauso. Lo riporta La Repubblica.

Solo domattina, quando il ragazzo tornerà a scuola, sarà possibile sapere se il caso sarà definitivamente rientrato. Una storia incredibile, che ha fatto discutere non solo un intero quartiere e un'intera città, ma praticamente tutta Italia. I genitori degli alunni della scuola si sono divisi, tra chi ha apprezzato l'intransigenza della preside e chi invece ha considerato poco appropriato il comportamento della donna. «Imporre delle regole è molto importante, a maggior ragione qui a Scampia», spiegano alcuni. C'è chi però non ci sta: «In un contesto come questo, siamo sicuri che il problema più grande sia l'acconciatura di un ragazzo?».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Settembre 2019, 19:32
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