Marco Vannini, Corona: «Non c'è stata giustizia, alla mamma dico di continuare a lottare»

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«Non c'è pace senza giustizia, non c'è giustizia senza pace». Così Fabrizio Corona ha commentato la sentenza del processo d'appello per la morte di Marco Vannini, il ventenne di Cerveteri (Roma) ucciso nel maggio 2015 nella casa della fidanzata a Ladispoli. Ieri, i giudici hanno ridotto da 14 a 5 anni la pena per il capofamiglia Antonio Ciontoli, confermando invece quella in primo grado per i membri della famiglia, compresa la fidanzata di Marco, Martina. L'ex 'fotografo dei vip' ha deciso di mandare un messaggio di solidarietà alla famiglia di Marco Vannini.

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«Ho seguito il processo con molta attenzione, ho visto cosa è successo in aula. Purtroppo non posso esprimere quello che penso veramente, ma posso solo dire che sto con la famiglia Vannini e con Marco, anche se non c'è più» - ha dichiarato Fabrizio Corona su Instagram Stories - «Ho visto la madre molto combattiva, quindi la invito a continuare a lottare: la sentenza non è definitiva, c'è ancora la Cassazione e ci sono casi, come quello di Stefano Cucchi, che ci insegnano che non si deve mai smettere di lottare per ciò che è giusto. Cerchiamo solo giustizia e verità nei nostri cuori, non vendetta».



Oltre alle urla in aula durante la lettura, la sentenza d'appello del caso Vannini ha indignato un po' tutti. Antonio Ciontoli, sottufficiale della Marina militare, in primo grado fu condannato a 14 anni per omicidio volontario, mentre il resto della famiglia (la moglie Maria Pezzillo e i figli Martina e Federico) a tre per omicidio colposo, condanna per loro confermata in appello. Il Pg Vincenzo Saveriano aveva chiesto la condanna per tutti a 14 anni. Saveriano aveva avanzato la conferma dell'assoluzione di Viola Giorgini, fidanzata da Federico Ciontoli. 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Gennaio 2019, 21:52
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