Manovra, la bacchettata del Fmi:
«Mancano misure per la crescita»

L’avvertimento: «Per rilanciare l’economia il governo italiano deve essere più ambizioso»

Manovra, la bacchettata del Fmi: «Mancano misure per la crescita»

di Alessandra Severini

Il Fondo monetario internazionale critica la manovra di bilancio appena varata dal governo. Mancano, secondo il Fondo monetario internazionale, misure capaci di spingere la crescita. «Abbiamo consigliato al governo italiano di anticipare l'aggiustamento e di essere più ambizioso, nonché di pensare anche a riforme di bilancio strutturali e favorevoli alla crescita, che non sono previste nella bozza di bilancio 2024» ha detto il direttore del Dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale, Alfred Kammer, presentando il Regional Economic Outlook per l'Europa.

Secondo Kammer, «la questione chiave è avviare un percorso favorevole alla crescita e aumentare la produttività». In effetti le stime sul Pil italiano rimangono striminzite: +0,7% per il 2023 e per il 2024 con l'inflazione che però scenderà dal 6% di quest'anno al 2,6% del prossimo. Per stimolare la crescita l’Fmi consiglia di spendere bene i fondi del Pnrr. «L'Italia si è trovata ad affrontare i problemi che molti Paesi stanno riscontrando in termini di limiti di capacità nell'attuazione del Next Generation Eu - ha spiegato Kammer – ma queste difficoltà dovrebbero essere risolte perché il Next Generation Eu sarà importante e darà impulso alla crescita nel breve e nel medio termine».

Proprio a proposito del Pnrr, ieri la Corte dei Conti, presentando la Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Piano, ha evidenziato che «dei 69 obiettivi europei del secondo semestre 2023, 59 sono ancora da raggiungere» e ha evidenziato che «è sempre più urgente una spedita finalizzazione della fase di revisione del Piano per rimuovere fattori di incertezza».

Tornando alle analisi del Fmi, anche le previsioni sull'economia europea non sono troppo rosee ma nel complesso l'Europa regge meglio del previsto alla crisi energetica. Per il 2023 si prevede una crescita dell'1,3%, in calo dal 2,7% del 2022. Va meglio la stima per il 2024 con un +1,5%. Respingendo le scommesse su un taglio anticipato dei tassi, inoltre il Fondo monetario ha invitato la Bce a tenere ancora alti i tassi di deposito per combattere l’inflazione: «La Banca centrale europea dovrebbe mantenere i tassi di interesse su livelli record del 4% o prossimi a quelli attuali fino al prossimo anno per estinguere le pressioni sui prezzi».

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Novembre 2023, 06:00
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