Quattro anziani del Pordenonese sconfitti dal virus, quattro storie dolorose finite nello scarno bollettino che ieri informava su ulteriori dodici decessi in regione. Nella lista c’è anche il nome di Antonio Bortolin, 86 anni, fondatore dell’omonimo panificio pasticceria di Porcia, una vita di lavoro e solidarietà. Era ricoverato a Pordenone, dove è stata accolta anche la moglie Silvana Forniz, 82 anni, le cui condizioni sono gravissime. I figli non si danno pace. Non riescono a comprendere come sia entrato il contagio nella casa dei genitori. «Erano terrorizzati - racconta Diego Bortolin, imprenditore che vive in Austria - Indossavano sempre la mascherina, non andavano in giro e facevano la spesa nel negozio a Porcia. Al massimo mio padre andava a fare un giro con i cani in montagna per non incontrare nessuno. Si proteggevano con la mascherina anche quando andavamo a trovarli. Da mesi non volevano contatti con nessuno».
IL CONTAGIO
Due settimane fa i primi malesseri. Era lunedì, quando Antonio Bortolin ha cominciato a star male. L’indomani è salita la febbre. «Il medico ha consigliato di aspettare 72 ore e di prendere la tachipirina - spiega il figlio - Cinque giorni dopo faceva fatica a respirare ed è stato portato via in ambulanza». La Tac ha confermato: era Covid 19. Bortolin è stato accolto in terapia intensiva e il giorno dopo ha cominciato a star male anche la moglie. «È stata ricoverata e poi dimessa - racconta il figlio - Le mie sorelle l’hanno assistita».
GLI ALTRI CASI
A San Quirino è morta Giselas Teresa Cattaruzza, aveva 96 anni; a Frisanco Elda Frare, 85, di Poffabro. A Cordenons è mancata un’87enne, a Cormons una donna di 95 anni, a Castions di Strada un 93enne, nell’Asp di Codroipo un 88enne e a Tavagnacco un 87enne. Un altro 87enne è morto a Trieste e una 84enne a San Canzian. A Udine è mancato un 81enne e a Sutrio un uomo di 63 anni.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Novembre 2020, 20:36
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