Tre nipoti gli fanno causa
e lo sfrattano a novant'anni

Tre nipoti gli fanno causa e lo sfrattano a novant'anni
FERMO - Ha quasi 90 anni, nato e vissuto sempre in quella casa, lungo via Fiorentina. E’ solo e con una pensione che non arriva a 700 euro. E ora rischia di ritrovarsi in mezzo a una strada. E’ la storia di Giovanni Malaspina. Lo sfratto è imminente ed è lui stesso a raccontare la sua vicenda, a partire dalla causa portata avanti dai nipoti (i figli della sorella) Pierluigi, Mario e Daniela Savini per la proprietà dello stabile. “Non sono mai stato - premette in una lettera - inquilino di chicchesia. Sono nato e vissuto nella vecchia casa di famiglia, dalla quale sto per essere cacciato”.



La controparte ha spesso parlato dei tempi infiniti della giustizia lumaca. “Ma la lunga durata - riprende - della controversia, peraltro ancora da concludere, ha danneggiato anche me per le spese e i traumi legati a questa ’guerra’ in atto. Malaspina parla di uno “sfratto perseguito con insistenza dai miei nipoti”, un atteggiamento che sarebbe legato, più che a ragioni plausibili, alla “animosità nei miei confronti”. Ricorda e mette in dubbio l’episodio del dicembre scorso, quando uno dei nipoti aveva addirittura minacciato il suicidio all’interno del palazzo di giustizia perché la vicenda giudiziaria sembrava non avesse mai fine.



algrado le contestazioni e il dissidio in famiglia, Malaspina, orgoglioso di girare fra le piccole stanze dell’abitazione mostrando le foto e i ricordi della sua lunga vita, volti sbiaditi in bianco e nero che ormai non ci sono più, a tutto pensa meno che a ribellarsi allo sfratto. C’è una sentenza e va rispettata. “Purtroppo - chiosa - sono affetto da una serie di malattie e reduce da un intervento chirurgico. Ho solo chiesto qualche mese di tempo per trovare un piccolo alloggio”.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Marzo 2014, 06:57
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