Spagna-Olanda, dalla finale 2010 al
debutto oggi: spettacolo assicurato

Spagna-Olanda, dalla finale 2010 al ​debutto oggi: spettacolo assicurato

di Massimo Sarti
MILANO - Come se quattro anni non fossero neppure passati. Grazie ad un gol di Iniesta la Spagna alz al cielo la Coppa del Mondo a Johannesburg nel 2010, dopo aver battuto l'Olanda in finale.





E a Salvador de Bahia le furie rosse iniziano il cammino verso un bis che sarebbe maledetto dall'intero Brasile proprio contro gli orange di Louis Van Gaal, prossimo manager del Manchester United. Scherzi del sorteggio: Cile permettendo, ci si gioca subito il primato nel gruppo A.



Non è come in Sudafrica, ma la partita già pesa. 16 convocati iberici su 23 provengono dalla trionfale spedizione del 2010 (contro i soli 7 dell'Olanda), ma il ct campione in carica Vicente Del Bosque assicura: «Non è una Spagna vecchia, è una Spagna matura. I giocatori sono qui non per quello che hanno fatto, ma per quello che faranno ancora».



Vigilia caratterizzata dalla notizia del maxi-passaggio di Fabregas dal Barcellona al Chelsea, nonché dai dubbi (che Del Bosque non dipana) sull'utilizzo o meno dal primo minuto di Diego Costa: nuova speranza (anche se non al 100%) per la Spagna e traditore per l'intero Brasile.



Per Van Gaal pesa l'assenza dell'infotunato romanista Strootman. Titolari in avanti Van Persie e Robben, alle loro spalle il milanista De Jong e l'ex interista Sneijder. Piacciono dalle nostre parti i difensori Janmaat (al Napoli) e De Vrij (Lazio).

«Vincere o morire sul campo», è la carica di Xavi. Secondo uno studio matematico dell'osservatorio del calcio di Neuchatel (Svizzera) la Spagna rivincerà il Mondiale sconfiggendo in finale proprio il Brasile. Non è dato di sapere chi sarà l'arbitro. Di sicuro Spagna-Olanda è affidata al nostro Nicola Rizzoli: che speriamo non faccia troppa strada...
Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Giugno 2014, 10:45
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