Giro d'Italia, in salita Quintana stacca
tutti e conquista la maglia rosa

Giro d'Italia, in salita Quintana stacca ​tutti e conquista la maglia rosa

di Daniele Petroselli
ROMA - Il Giro d'Italia ha un nuovo padrone. E' Nairo Quintana, che domina la sedicesima tappa, da Ponte di Legno a Val Martello e conquista la maglia rosa.





Condizioni proibitive per larga parte del percorso, con le salite su Gavia e Stelvio percorse negli ultimi tratti sotto una fitta nevicata e asfalto viscido. E proprio sulla discesa della Cima Coppi nasce il giallo: radio corsa avvisa le squadre sulla messa in sicurezza con le moto dei tornanti, ma le parole vengono interpretate in modo diverso dei direttori tecnici sulle ammiraglie, che pensano ad una “neutralizzazione”.



Ma proprio in questo tratto parte l'attacco del 24enne colombiano della Movistar, che recupera insieme ad Hesjedal e Rolland il fuggitivo Cataldo, per poi andarsene in solitaria nell'ultimo chilometro verso Val Martello. Alle sue spalle chiudono proprio Hesjedal e Rolland, mentre al quarto posto e primo dei penalizzati l'olandese Kelderman, che accusa un distacco pesante di 3'32”.



Quinto e primo italiano il lucano Pozzovivo a 3'37”, per 4” davanti al vincitore di Montecampione Aru. Per l'ex maglia rosa Uran il ritardo sul traguardo è di 4'11. E al traguardo infuria la polemica, anche dopo il tweet di scuse sulla pagina ufficiale del Giro. Ma a smentire ogni equivoco è il direttore della corsa Mauro Vegni, intervenuto ai microfoni Rai: «Mi dispiace ma nessuno ha mai parlato di neutralizzazione. Per proteggere i corridori, in condizioni di scarsa visibilità abbiamo pensato di piazzare delle moto che potessero segnalare la traiettoria».



E Quintana chiude: «Non capisco le polemiche, ho staccato tutti in salita». Ora Quintana ha 1'41” proprio su Uran, 3'21” su Evans e 3'26” su Rolland, sesto Aru a 3'34”. E oggi ultima occasione per i velocisti prima del gran finale di domenica a Trieste con la Sarnonico-Vittorio Veneto.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Maggio 2014, 18:07
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