Natalia Paragoni, disavventura con Ryanair: «Ci hanno trattato malissimo. Cafoni e maleducati»

L'influencer ha pubblicato alcuni video nelle sue Instagram stories dove ha spiegato la sua brutta esperienza con la compagnia aerea a basso costo irlandese

Natalia Paragoni, disavventura con Ryanair: «Ci hanno trattato malissimo. Cafoni e maleducati»

di Cristina Siciliano

Ha dovuto pagare un extra per aver sforato di tre chili il peso della valigia, per poi viaggiare in un posto stetto e scomodo per la piccola Ginevra: è la disavventura di Natalia Paragoni, ex corteggiatrice di Uomini e Donne che è volata a Madrid con un volo Ryanair. Tuttavia, l'esperienza non è stata delle migliori e per questo motivo, l'influencer ha voluto fare chiarezza nelle sue Instagram stories, su quanto è accaduto con la compagnia aerea a basso costo irlandese. Ma andiamo a vedere cosa ha detto nel dettaglio.

La rabbia di Natalia Paragoni

«Per tutte le mamme e tutti i papà vi voglio raccontare la mia brutta esperienza di oggi - ha spiegato Natalia Paragoni nelle sue Instagram stories -. Da quando è nata Ginevra è l'ottavo volo che prendiamo quindi un po' di esperienza la teniamo. Prima di Madrid abbiamo sempre preso i biglietti ITA Airways e ci siamo sempre trovati benissimo. Per andare a Madrid abbiamo preso invece Ryanair. Io ho pagato il bagaglio in stiva da venti chili ma quando siamo arrivati in aereoporto, avendo sforato di tre chili, ci hanno fatto pagare di più. Ma volete sapere? Mi hanno fatto pagare uguale al bagaglio di venti chili. A questo punto facevo prima a prendere due bagagli da venti chili».

L'influencer ha aggiunto: «Quando sono arrivata sull'aereo Ginevra era nel marsupio e avevamo i posti centrali e quelli più larghi.

Ma per nuova normativa "non si può stare con i bambini in quella zona". Ok, quindi ho pensato "mi sposteranno in un posto largo perché ho pagato per quello". Ma nulla. Posto normale, bella stretta. Io non riuscivo neanche a prendere le cose dallo zaino. Avevo Ginevra nel marsupio ma l'hostess mi ha anche detto che la bambina doveva uscire dal marsupio e stare nella giusta posizione. Ginevra giustamente ha sclerato perché stava dormendo, ci mancherebbe».

«Il ritorno»

«Il ritorno è stato peggio - ha sottolineato Natalia Paragoni -. Avevo mia cognata al mio fianco, per fortuna perché viaggiare da soli con Ryanair non è possibile. Al ritorno Ginevra giustamente voleva il latte. Io me ne porto sempre una bottiglietta sull'aereo però non posso usare lo scaldabiberon portatile. E quindi ho chiamato l'hostess chiedendo il suo aiuto ma lei dopo quindici minuti non tornava. Alla fine, come è arrivato il latte? Freddo. Mi hanno detto che non erano attrezzati per riscaldare il latte ai bambini. Io ho pagato un biglietto per un neonato e voi non avete qualcosa per riscaldare il latte? Per come ci hanno trattato è stata brutta la cosa. Ryanair? Cafoni, maleducati».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Novembre 2023, 15:31
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