Botte e minacce di morte alla suocera troppo invadente, donna indagata e lasciata dal marito

Botte e minacce di morte alla suocera troppo invadente, donna indagata e lasciata dal marito

di Marina Mingarelli

Un rapporto burrascoso tra nuora e suocera finisce in tribunale. Una casalinga di 47 anni, residente a Ceprano, ha sempre ritenuto invadente la mamma del marito. Per farle capire che non doveva intromettersi nella sua vita, più volte l'aveva messa elegantemente alla porta. Sempre a detta della nuora la donna, di 73 anni, non aveva mai visto di buon occhio il matrimonio con il figlio. Così subito dopo essersi sposata erano iniziati i primi screzi. Ma oltre ad avere sempre da ridire su tutto quello che faceva, la pensionata sovente prendeva il figlio da parte per parlargli male della moglie e dirgli anche cose che non aveva mai fatto, per il gusto di farla rimproverare.

A detta della suocera passava troppo tempo davanti allo specchio e dedicava poco tempo invece alle pulizie della casa. Più volte la nuora che era stata anche redarguita dal coniuge sempre dietro insistenza della madre, aveva cercato di farle capire che con tutto il rispetto che poteva avere per una persona di un certa età era giusto che stesse al suo posto, senza interferire sul suo "menage" familiare.
L'ultima volta che le due hannodiscusso, stiamo parlando di alcuni mesi fa, la nuora ha perso veramente le staffe e dopo averla insultata e minacciata è arrivata anche a metterle le mani addosso. «Ti devo seppellire», le aveva detto con gli occhi iniettati di sangue, e dopo averla riempita di schiaffi le aveva procurato dei lunghi graffi al volto con le unghie. A seguito di quell'aggressione la pensionata era stata costretta a ricorrere alle cure ospedaliere.

ACCUSE RECIPROCHE

I medici del pronto soccorso di Frosinone che le avevano prestato le prime cure, avevano stilato una prognosi di dieci giorni. La donna picchiata ha fatto scattare immediatamente la denuncia per lesioni personali e minacce. Nei giorni scorsi c'è stata la chiusura delle indagini. La nuora avrà venti giorni di tempo per farsi ascoltare dal magistrato o presentare delle memorie. Si sarebbe difesa sostenendo che la prima ad alzare le mani era stata proprio la "rivale" che per l'ennesima volta aveva cominciato a dirle che era una moglie che non valeva nulla e che non sapeva assolutamente come trattare il figlio, bisognoso di attenzioni e di affetto che soltanto lei sapeva darle. Tra l'altro a seguito dell'aggressione alla madre, il marito ha deciso di chiedere la separazione. Un comportamento quello della moglie che a suo dire è stato inqualificabile. La suocera, parte offesa in questa vicenda, è decisa a costituirsi parte civile ed è rappresentata dall'avvocato Claudia Mancini.
Marina Mingarelli
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Ultimo aggiornamento: Domenica 7 Aprile 2024, 09:17
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