Soffoca la figlia di 15 mesi e la getta in un torrente, mamma orco non andrà in carcere

Soffoca la figlia di 15 mesi e la getta in un torrente, mamma orco non andrà in carcere
Uccide la figlia di soli 15 mesi soffocandola, poi getta il corpicino in un torrente alla periferia di Melbourne. Sofina Nikat, 24 anni, ha ammesso il terribile omicidio, ma per la giustizia non dovrà scontare nemmeno un giorno in carcere.





La donna, che, secondo il giudice: «Ha già scontato 529 giorni di custodia cautelare in circostanze inusuali», sarà solo obbligata a frequentare per un minimo di 12 mesi una apposita comunità. Sofina  fu arrestata subito dopo la confessione del delitto e per un anno e mezzo è stata in carcere prima di essere rilasciata su cauzione lo scorso settembre. La donna, che ammise nell'aprile del 2016 di aver ucciso la figlia, avrebbe già scontato per il magistrato una sufficiente pena detentiva, tanto da non poter proseguire.

In Australia, come riporta la stampa locale, il massimo della pena per infanticidio è di 5 anni di reclusione. La mamma è stata sottoposta a diverse perizie psichiatriche che hanno mostrato che al momento del delitto avrebbe sofferto di depressione. «Dato che accetto le conclusioni (psichiatriche), ti condannerò su queste basi», ha sentenziato il giudice, «l modo in cui hai agito dopo aver ucciso Sanaya è coerente con il tuo stato mentale irrazionale. Questa è una tragedia per te e per tutti quelli che sono in contatto con la tua famiglia».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Novembre 2017, 21:12
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