Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi, come aveva anche riportato la stampa locale, ma oggi è riuscito a vincere la sua battaglia per la vita. Purtroppo i medici non sono riusciti a sistemare la lesione spinale e Ryan resterà paralizzato per tutta la vita. «Ricordo di essermi schiantato prima contro una cassetta della posta e poi contro il tronco di un albero che era sulla strada. Fin quando due motociclisti, che sono diventati per me due angeli, non mi hanno visto e hanno chiamato i soccorsi. Non so cosa sarebbe successo se avessi aspettato anche un minuto di più».
Ryan è stato sottoposto a un delicato intervento: «Prima di entrare in sala operatoria ho visto mio zio Jack. Proprio lui, che è morto. Era in paradiso e mi diceva di stare tranquillo perché tutto sarebbe andato per il meglio. L'ho poi detto anche a mia madre per calmarla». Questa esperienza ha cambiato la vita del ragazzo: «Credo che questo significhi che il paradiso esiste e che se sono ancora qui è per una ragione ben precisa. Penso che sia servito a farmi recuperare la fede in Dio che avevo perduto. Prima dell'incidente ero depresso, ora invece prego tutti i giorni».
Ora Ryan si sta sottoponendo a una riabilitazione fisica, sostenuta grazie anche ai fondi raccolti grazie a una petizione online lanciata dalla famiglia: «Il mio sogno è di poter tornare a nuotare», ha ammesso.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Dicembre 2017, 20:39
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