L'impianto contraccettivo al braccio finisce nel polmone, il dramma di Rebecca: «Ora non può più essere rimosso»

Rebecca e i suoi medici rimangono scioccati alla vista del bastoncino anticoncezionale nella cavità toracica. Sarà possibile per lei rimuoverlo e avere una gravidanza?

L'impianto contraccettivo al braccio finisce nel polmone, il dramma di Rebecca: «Ora non può più essere rimosso»

Rebecca Hardy, una cittadina inglese di 29 anni, ha scelto di utilizzare un impianto al braccio come metodo contraccettivo, ma quando ha deciso di rimuoverlo i medici non riuscivano a localizzarlo. Nell'avambraccio non c'era e questo ha iniziato a preoccupare notevolmente la paziente e i ginecologi. Solo dopo visite più approfondite, la donna ha scoperto che l'impianto era finito in uno dei suoi polmoni, più precisamente in una delle artrie che trasporta il sangue ossigenato dal cuore ai polmoni.

Lo shock: l'impianto non si può rimuovere

L'impianto sottocutaneo che Rebecca Hardy si era fatta inserire al braccio sinistro nel 2018 avrebbe dovuto sentirsi al tatto. La ragazza si era accorta fin dai primi giorni dall'inserimento che in quel punto, sotto la cute, quel bastoncino non era visibile. La donna aveva telefonato immediatamente ai medici, ma le era stato detto che si trattava di un posizionamento un po' più profondo e che non doveva allarmarsi. «Non sono mai riuscita a sentirlo nel braccio sinistro. Ho chiamato la clinica il giorno successivo dopo averlo indossato per dire che non ruscivo a percepirlo nel braccio, e mi hanno detto di aspettare e richiamare se avessi ancora avuto problemi». Il problema è rimasto eccome, ma i dottori continuavano a pensare che la mancata sensazione non rappresentasse un vero dilemma. Nel marzo 2021, però, quando si è recata nuovamente in clinica per liberarsi del contraccettivo (con l'intenzione di avere la terza gravidanza), nel braccio non c'era alcuna traccia dell'impianto. «Ho iniziato a piangere per la preoccupazione. Non solo ero nel panico, ho anche dovuto aspettare settimane per la TAC e le radiografie, ed anche di più per i risultati.

Solo un anno dopo ho scoperto dove si trovava il mio impianto», racconta Rebecca. 

Il bastoncino, infatti, era finito in un'arteria polmonare e secondo i chirurghi era impossibile rimuoverlo se non causando gravi danni all'apparato respiratorio. Successivamente la donna ha aggiunto: «Mi è stata data la possibilità di provare a rimuoverlo, ma mi è stato detto che si trattava di una procedura molto pericolosa in quanto non c'era il 100% di possibilità che andasse bene, o addirittura che fosse possibile rimuoverlo. Inoltre, potrebbe peggiorare le cose per me e strapparmi l'arteria».

La decisione di Rebecca

«Poiché non ho avuto segni di problemi o difficoltà nel corso degli anni, ho accettato di lasciarlo dov'è e di non correre alcun rischio poiché è una procedura importante. Ho due figli a cui pensare». Il sogno di una terza gravidanza è ancora realizzabile? Certo che sì, ma l'impianto deve prima esaurire tutti gli ormoni che rilascia e per questo può volerci molto tempo. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Aprile 2024, 20:06
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