Ilaria Salis legata mani e piedi a Budapest. Il legale: «Trattata come un animale»

L’italiana accusata di aver aggredito due estremisti di destra. Tajani convoca l’ambasciatore

Ilaria Salis legata mani e piedi a Budapest. Il legale: «Trattata come un animale»

di Claudio Fabretti

In aula in catene, legata mani e piedi. In un paese dell’Unione europea. Così Ilaria Salis, l'italiana accusata di aver aggredito tre neonazisti a Budapest, è comparsa nella prima udienza del processo a suo carico, aggiornato al 24 maggio. La ragazza è entrata in aula accennando un sorriso al pubblico. Una donna delle forze di sicurezza la trascinava per una catena. «È stato choccante, un'immagine pazzesca - ha commentato Eugenio Losco, uno degli avvocati italiani della 39enne milanese - Era tirata come un cane, con manette attaccate a un cinturone da cui partiva una catena che andava fino ai piedi, con questa guardia che la tirava con una catena di ferro». Salis è rimasta così per tre ore e mezzo, «una grave violazione della normativa europea» per la quale «l'Italia deve intervenire», ha aggiunto il legale. «In un anno è invecchiata di dieci: è pallidissima, ha perso peso, ha le occhiaie e i capelli in un modo che non ho mai visto», ha aggiunto il padre della ragazza, Roberto Salis.

Reazioni sdegnate in Italia. Un sit-in presso l’ambasciata d’Ungheria a Roma ha chiesto l’immediato rilascio di Ilaria: «È una di noi.

Torni subito in Italia», la richiesta del Comitato che, assieme al mondo politico e civile, si è riunito in presidio. Anche dal Comune di Milano è giunto un appello al governo per il rimpatrio della concittadina. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha convocato l’ambasciatore ungherese e ha rivolto un appello a Budapest: «Chiediamo di vigilare e di intervenire affinché vengano rispettati i diritti, previsti dalle normative comunitarie». E mentre l’Unione europea offre la sua disponibilità a «supportare contatti Italia-Ungheria» sul caso, non si placa la polemica politica, con il Pd che, attraverso la vicepresidente dell’Eurocamera Pina Picierno, attacca: «Il governo è forse immobile perché Viktor Orbán è un buon amico di Giorgia Meloni?».

Ilaria Salis rischia fino a undici anni di carcere per aver aggredito tre manifestanti neonazisti durante le celebrazioni della “Giornata dell'onore”, che ricorda le azioni militari delle Ss nel corso della Seconda guerra mondiale.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Gennaio 2024, 06:25
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