Coronavirus, dalla Statua della Libertà alla Torre Eiffel: spenti i luoghi-simbolo del mondo

Coronavirus, dalla Statua della Libertà alla Torre Eiffel: spenti i luoghi-simbolo del mondo

di Totò Rizzo
L'ascensore che ogni giorno va su e giù, portando in cima migliaia di persone, è tristemente fermo a pianoterra. La Torre Eiffel è chiusa. Chiusa come tutta Parigi, d'altronde, da mezzogiorno di ieri, non si entra né si esce. E languono i luoghi simbolo della Ville Lumière i musei: dal Louvre al Beaubourg, al d'Orsay; ma anche gli Champs Elysèes, le piazze della Bastiglia e dell'Opèra come quelli di tutto il mondo d'altronde, i luoghi che fanno parte dell'immaginario collettivo, che si sogna d'andare a vedere perché un giorno quell'immaginario si trasformi in ricordo privato.



«Chiuso per coronavirus», il mondo, come se qualcuno avesse apposto un cartello all'ingresso di ogni meraviglia. Luoghi religiosi e laici, di preghiera e di diletto, di architetture superbe per sguardi stupefatti. È chiuso il Santuario di Lourdes dove milioni di fedeli vanno in pellegrinaggio ogni anno, «per la prima volta nella sua storia» dice addolorato il Rettore, monsignor Ribadeau Dumas e già da due settimane erano chiuse le piscine dove chi spera in un segno misericordioso si bagnava.



Chiusa la Sagrada Familia a Barcellona e sospeso per precauzione l'eterno cantiere in cui da oltre cent'anni si tenta di portare a compimento l'ardito progetto di Gaudì. La Rambla simbolo della movida più allegra d'Europa è quasi un deserto e sono scattati i divieti anche per il mercato della Bouqueria, lo squarcio di colori che si apre d'improvviso sulla strada. A Madrid c'è scritto «cerrado» all'ingresso del Prado che quest'anno difficilmente toccherà i quasi 3 milioni di visitatori abituali ma è assai più triste Plaza Mayor con Filippo III che, abituato ad orde di turisti che lo fotografano, dal suo cavallo vede ormai intorno pochissimi, frettolosi passanti. L'Andalusia ha cancellato tutte le processioni religiose della sua Settimana Santa, la più famosa al mondo, e le strade di Siviglia saranno dunque deserte di fedeli e turisti che seguono incantati e commossi le urne del Cristo morto e le statue dell'Addolorata.

Berlino ha spento le luci sull'Altare di Pergamo la testimonianza archeologica dell'antichità più visitata al mondo insieme al Partenope di Atene anch'esso off limits con tutta l'Acropoli. Al buio il simbolo più famoso, e uno tra i più visitati, degli Stati Uniti, la Statua della Libertà, la celebre torcia da ieri non fa risplendere di bagliori il mare della baia di Manhattan. E per restare a New York si spengono anche le luminarie di Broadway, patria del musical e dei teatri di prosa, e del Metropolitan con la maggior parte di quelle del Lincoln Center. E s'incupisce anche Las Vegas, patria del gioco d'azzardo e dei casinò: insegne al buio, sale chiuse, nessuna pallina che schizzi sulla ruota impazzita. Come dire, sulla vita non si punta.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Marzo 2020, 09:49
© RIPRODUZIONE RISERVATA