Nuovo redditometro, autonomi e P. Iva: colpo di grazia per settore
Così in una nota Eugenio Filograna, presidente del movimento Autonomi e Partite Iva, commenta la proposta in discussione in Parlamento relativa al nuovo redditometro. "Il redditometro parte da un pregiudizio culturale, burocratico e politico, di tutti i partiti e sindacati, anche datoriali, e di tutta la relativa classe dirigente, in base al quale la vera causa del mancato gettito tributario sia l'evasione fiscale e non una tassazione inadeguata accompagnata da una burocrazia persecutoria verso il cittadino ma soprattutto verso gli Autonomi e Partite iva", spiega il presidente.
Per rilanciare l'economia, il movimento Autonomi e Partite Iva propone l'azzeramento della tassazione delle Partite Iva fino a 100 mila euro e l'introduzione di un'imposta pari al 2% onnicomprensiva per i redditi da 101 a 350 mila euro annui. "In questo modo, con la riduzione dei costi malati della burocrazia italiana, si rilancerebbero i consumi e il Pil del Paese, contribuendo ad azzerare il lavoro nero e la disoccupazione", osserva il presidente del movimento Autonomi e Partite Iva. Per fare ciò "serve una riforma fiscale ma ancor prima una sanatoria equitativa, con la chiusura definitiva del contenzioso Stato cittadino. Il Governo vada in questa direzione e non avvii l'ennesima caccia alle streghe, con redditometri e calcoli presuntivi di reddito e patrimonio, pensando di recuperare denaro. Genererebbe solo malcontento, rabbia e scontri sociali", conclude Filograna.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Giugno 2021, 15:15
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