«Ci manda il parroco». L'anziana scambia le fedeli per truffatrici e minaccia di chiamare la Polizia

«Ci manda il parroco». L'anziana scambia le fedeli per truffatrici e minaccia di chiamare la Polizia

di Angela Baglioni

Un suono al citofono mentre aspetta un’amica, ma alla classica domanda chi è?, non ottiene risposta. Il dito va in automatico sul pulsante per aprire il cancelletto di ingresso, pensando che sia la persona che sta aspettando, ma prima di dischiudere l’uscio di casa controlla dallo spioncino e vede due donne di mezza età, ben vestite, ferme sul pianerottolo. «Cosa desiderate?», chiede loro l’anziana da dietro la porta.

«Siamo qui perché ci manda il parroco, dobbiamo illustrarle la parola di Dio». Messa in questi termini, e con tutto quello che si sente in giro, il primo pensiero della signora è che possa trattarsi dell’ennesimo tentativo di truffa “creativa” ai danni di anziani soli. Approfittando del periodo pasquale, la donna pensa che stiano sfruttando il nome del parroco per entrare nelle case e fare man bassa di gioielli e denaro contante, e non esita a mandarle via, minacciando di chiamare polizia e carabinieri.

Di episodi del genere negli ultimi giorni se ne sono verificati diversi nel centro di Pescara, in particolare nella zona di corso Vittorio Emanuele e le strade perpendicolari che riportano verso il mare. Una situazione che ha destato un certo allarme nei cittadini, avvezzi ormai a finti tecnici del gas, sedicenti amici di figli e nipoti che hanno avuto un incidente o che si sono ritrovati improvvisamente in difficoltà tanto da dover chiedere svariate migliaia di euro alla nonna, o falsi ispettori che chiedono di entrare per controllare il cedolino della pensione.

Ora, ha pensato la signora, esaurito il campionario classico il livello deve essersi alzato ulteriormente, chiamando addirittura in causa la parola di Dio. La diffidenza è d’obbligo, considerato che la fantasia dei truffatori non conosce limiti.

È stato lo stesso parroco chiamato in causa, raggiunto telefonicamente, a spiegare cosa sta accadendo: in pratica, ci sono esponenti di comunità neo-catecumenali che a un certo punto del loro percorso vanno nelle case per parlare con le altre famiglie dell’esperienza che stanno vivendo. Non chiedono soldi, né di firmare documenti, ma solo di ascoltare. Niente di male, se vivessimo in una società ideale. Il problema è che l’iniziativa potrebbe essere sfruttata anche da malfattori che non si fanno scrupoli a indossare panni che non sono i loro, e presentarsi in casa delle persone con intenzioni tutt’altro che lodevoli, come portare la parola di Dio a chi è solo. «Comunque, – ha concluso il parroco – ho consigliato a tutti di non aprire la porta di casa a chi non si conosce, e di lasciar entrare solo persone conosciute e fidate». Purtroppo le truffe ai danni di anziani sono un fenomeno reale, e in caso di dubbio è sempre meglio diffidare e rivolgersi alle forze dell’ordine.


Ultimo aggiornamento: Sabato 30 Marzo 2024, 07:32
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