"Cinquant'anni e non sentirli", ovvero
come rendersi ridicoli in 50 mosse -LEGGI

"Cinquant'anni e non sentirli", ovvero ​come rendersi ridicoli in 50 racconti

di Mario Fabbroni
ROMA - “Cinquant’anni e non sentirli”. Ovvero 50 racconti, tipo novelle del Decamerone, per raccontare il conflitto del mezzo secolo d’età oramai scoccato. Maurizio Longobardi, classe 1965, li ha catalogati in altrettanti “tipi” con la prefazione di Alvaro Moretti (altro 50enne, nonchè direttore di Leggo) per esprimere tutta l’ironia e la voglia di vivere della nuova mezza età. «Il 50enne non può essere nè Peter Pan e neppure quello che crede di essere solo fonte di esperienza e di saggezza - dice Longobardi -. Inutile tentare di utilizzare l’esperienza, l’età, la posizione lavorativa per far colpo sui 30enne e sui 40 enni, machi o donne che siano. Invece il “buon 50enne” è colui che sa leggere il tempo che vive, mettendosi continuamente in discussione ed evitando comportamenti patetici». Che nel libro sono tanti. «Delle 50 storie, 15 sono autobiografiche. Più ironico di così...».



Ceretta, corsetta e viagra: leggi tre racconti in esclusiva

Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Aprile 2015, 11:38
© RIPRODUZIONE RISERVATA