Portano via oro e preziosi ad un'anziana a Viterbo, truffatori subito bloccati al casello di Napoli

Portano via oro e preziosi ad anziana, truffatori subito bloccati al casello di Napoli

Erano riusciti a portare via oro, ricordi e preziosi ad un’anziana, facendole credere che suo figlio aveva investito una donna incinta e rischiava l’arresto. Ma a finire in manette sono stati i due truffatori, che grazie a immediate indagini dei carabinieri del Norm di Tuscania, coadiuvati dai colleghi di Arzano e Pomigliano D’Arco, sono stati rintracciati e sottoposti alle misure cautelari degli arresti domiciliari emesse dal gip del Tribunale di Viterbo. I due uomini, entrambi partenopei, sono stati fermati lo stesso giorno (era il 21 marzo scorso) alla barriera di Napoli Nord.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Viterbo, hanno preso avvio dalla segnalazione da parte del figlio della vittima, che – contattato telefonicamente dalla madre che voleva comprendere meglio la situazione, dopo aver consegnato l’oro al sedicente carabiniere – ha lanciato l’allarme ai carabinieri, i quali si sono recati immediatamente a casa dell’anziana ed hanno ricostruito gli eventi.

La donna era stata contattata telefonicamente da un finto maresciallo dei carabinieri che la informava che il figlio era rimasto coinvolto in un incidente stradale, investendo una donna incinta e che, per evitare l'arresto, era necessario consegnare una somma di denaro.

La donna rispondeva che non aveva ancora percepito la pensione, il finto maresciallo allora le chiedeva di consegnare l’oro che aveva in casa. La donna, caduta nel tranello, consegnava collane, fedine nuziali, anelli ed un ciondolo in oro con la foto di un altro figlio morto in un incidente stradale ad un complice del truffatore che si presentava a casa sua.

I carabinieri, raccolte le prime informazioni sul posto, hanno visionato le immagini del sistema di videosorveglianza comunale riuscendo a risalire alla targa del veicolo e a diramare le ricerche a tutte le pattuglie in circuito, estendendole anche alle arterie autostradali. La Panda veniva intercettata alla barriera di Napoli Nord, i due avevano ancora tutta la refurtiva, che è stata consegnata alla vittima. «Ancora una volta - ha commentato il comandante Massimo Friano - a fare la differenza è stata la sinergia tra la collettività, che subito si è rivolta all’Arma senza perdere tempo».


Ultimo aggiornamento: Sabato 13 Aprile 2024, 05:20
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