Cena dei veleni, opposizione all’attacco: «Andare al voto sarebbe segno di democrazia»

Cena dei veleni, opposizione all’attacco: «Andare al voto sarebbe segno di democrazia»

«Dopo una settimana di lavoro (quello “vecchio”) in mezzo all’oceano Atlantico, torni a casa la sera tardi e una consigliera ti chiama per dirti che ti ha fatto la spesa e preparato la cena, così hai tutto pronto e non devi cucinare, “che sarai stanca”. Potete continuare ad avvelenare i pozzi quanto volete, questo spirito di squadra non lo scalfite. C’è amore per questa città, tanto. C’è voglia di fare, magari anche sbagliando, c’è sincerità e trasparenza, c’è la capacità di essere persone vere anche in un mondo che a volte sembra volerti annichilire l’anima». Così la sindaca Chiara Frontini, in attesa di conoscere l’esito della richiesta dei pm sul giudizio immediato per minacce a corpo politico.

Un’uscita social il leghista Andrea Micci non ha gradito: «Non mi piace faccia questi commenti - dice - sembra dia la colpa a non si sa bene chi, invece è sua: è stata lei confermare le frasi della cena», quella dei veleni. «Non ci sono dietrologie né complotti per sovvertire l’ordine democratico. C’è una vicenda bruttissima, dal punto di vista umano e politico.

Se lo sarà anche dal punto di vista penale, questo ce lo dirà il giudice. Ma hanno fatto tutto da soli: Bruzziches e Chiatti sono usciti dalla maggioranza per problemi interni. Un sindaco non avrebbe dovuto minimizzare, ma scusarsi. Dovrebbe dimettersi per questo. Se poi i fatti dovessero essere rilevanti anche penalmente, sarebbe anche peggio». Insomma, per Micci «nessuno avvelena i pozzi. Ridare la parola ai cittadini è un gesto di democrazia assoluta, se ha paura a dimettersi teme che possano dare un giudizio negativo. Dopo due anni l’amministrazione va completamente bocciata: fontane senz’acqua, verde che non parte col contratto scaduto, l’appalto rifiuti pubblicato con due anni di ritardo, hanno bloccato la città per asfaltare due strade, due Natali meglio dimenticarseli».

Luisa Ciambella, Per il bene Comune, ribadisce la richiesta di dimissioni, «ma per ragioni politiche, con la mozione di sfiducia che non è stato possibile presentare. Vedremo ciò che esce dal punto di vista giudiziario, ma un passo indietro Frontini doveva farlo per l’acclarata incapacità amministrativa che sta dimostrando ormai da due anni».

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Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Aprile 2024, 05:00
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