di Laura Larcan, video di Francesco Toiati
Il blu egizio negli occhi della Galatea di Raffaello, il bianco lattiginoso delle grottesche che corrono sulle pareti, i giochi d’ombre dei finti tendaggi illusionistici e le tavolozze di colori delle scene mitologiche, ispirate alle Metamorfosi di Ovidio, che sfilano nelle lunette, proprio sotto la volta del soffitto. Sorprese nelle sorprese. Sono tante le suggestioni che stanno riaffiorando dal cantiere di restauro nella Loggia di Galatea, una delle sale più splendide della Villa Farnesina di Roma, scrigno di storia dell’arte sul Lungotevere. Qui hanno lavorato grandi maestri come Raffaello, Sebastiano del Piombo, Baldassarre Peruzzi, il Sodoma. L’intervento si inserisce in un progetto di restauro più ampio, portato avanti dall’Accademia dei Lincei con l’Istituto centrale per il restauro che ha messo in campo i suoi allievi. «L’obiettivo è valorizzare, studiare e recuperare il più possibile nella sua veste originaria questo scrigno architettonico e pittorico creato all’inizio del ‘500, all’apice del Rinascimento, per volere di Agostino Chigi», spiega Alessandro Zuccari presidente della Commissione Villa Farnesina per l’Accademia dei Lincei.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Gennaio 2021, 18:23
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