Roma, caccia ai furbi delle passeggiate: «Vado da nonna»; «Sono dog-sitter»
All'inizio è andata così: quando Roma ha iniziato a difendersi, mettendo in atto le decisioni del governo per limitare il diffondersi del Covid-19, le persone hanno opposto resistenza, ingegnandosi per trovare modi e giustificazioni plausibili per uscire ed evitare le sanzioni. C'è stato anche chi ha provato a delinquere, come un uomo, romano di 52 anni, che sempre i carabinieri hanno fermato in via Cernaia la scorsa notte: «Sto prendendo un po' d'aria», ha detto ai militari che vedendolo agitarsi lo hanno perquisito trovandogli poi in tasca un paio di forbici e due coltelli. Questo è il lato della Roma indisciplinata, di quella che non accetta le regole e le disattende.
E poi c'è un'altra Roma che gradualmente «Assume una maggiore consapevolezza - spiega il Maggiore dei carabinieri Nicola Quartarone a capo della compagnia Trionfale - e che piano piano rispetta le disposizioni, le distanze di sicurezza di fronte ai supermercati, agli uffici postali. Certamente non mancano quelli che continuano a eludere le regole».
VIDEO Virginia Raggi e la pattuglia della Polizia Locale
LA GIORNATA
Non sono neanche le 9 del mattino quando le gazzelle della Trionfale escono dalla stazione di via Teulada e iniziano i controlli mirati che andranno avanti per l'intera giornata, coprendo un territorio molto vasta di Roma Nord che va da Ottavia e arriva a lambire piazza del Popolo. I primi posti di blocco sono a piazza Mazzini e i controlli ai veicoli vanno avanti a ritmo incessante: in media 30 auto fermate ogni due ore. Intorno al quartiere delle Vittorie i militari si fermano di fronte ai supermercati. Fuori c'è la fila. Il più degli utenti indossa mascherine e guanti in lattice e occupa quasi per intero il marciapiede rispettando le distanze. A Ponte Milvio, che nei giorni scorsi aveva visto riversarsi sulle banchine del Tevere un numero irragionevole di persone, spunta a sorpresa anche la sindaca Virginia Raggi che ieri mattina ha voluto verificare di persona quanta gente fosse in giro per la città. «Ma che fa le chiude le piste ciclabili e le banchine del Tevere?». «La strada - risponde - l'indicherà il governo». Che ieri con una nuova ordinanza - in vigore dal 21 al 25 marzo - non ha vietato lo sport all'aperto ma ha imposto che questo venga praticato tassativamente da soli e restando vicino a casa. Anche a Ponte Milvio i carabinieri hanno montato un posto di blocco. I controlli ci sono con la stessa frequenza di quelli a piazza Mazzini. E il numero sarà replicato - per lo stesso arco temporale - anche a Casal Del Marmo (quartiere Ottavia). In media le forze dell'ordine svolgono giornalmente quasi 5 mila controlli e le denunce per inosservanza alle disposizioni si attestano intorno alle 400 ogni giorno.
di Camilla Mozzetti - video Davide Fracassi/Ag.Toiati
Ultimo aggiornamento: Sabato 21 Marzo 2020, 09:12
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