Cane da caccia ucciso con una fucilata in testa, l'Enpa: «Vogliamo il colpevole»
di Vittorino Bernardi
Cosa potrebbe essere accaduto? «Il bracco è stato barbaramente ucciso a sangue freddo con un colpo di arma da fuoco alla testa. Era visibile il foro del proiettile e un rigolo di sangue. Immagino la scena: il proprietario ha portato il cane in una passeggiata e poi a tradimento gli ha sparato in testa. Sarà andata così?». Come avete deciso di agire? «Abbiamo affidato le indagini alle guardie zoofile di Enpa. In attesa di conoscere l’esito ci chiediamo come si possa stare tranquilli ad avere un vicino di casa capace di questo. Un vicino che magari si nasconde dietro la maschera di uno di quei cacciatori difensori della natura e poi la difende così. Riteniamo una persona capace di un gesto del genere sia socialmente pericolosa: chi ammazza un essere indifeso in questo modo non dovrebbe avere armi in casa. C’è davvero da preoccuparsi, ci chiediamo di cosa altro può essere capace. Ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso. Che questa persona paghi duramente quello che ha fatto. Vogliamo giustizia per Athos e per tutti i cani da caccia trucidati. La caccia è anche questo».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Marzo 2018, 16:56
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