Terni, terzo assalto notturno al Coffee Time e il titolare chiede più controlli: «Così non viviamo più»

Danni al bar per duemila euro

Terni, terzo assalto notturno al Coffee Time e il titolare chiede più controlli: «Così non viviamo più»

di Nicoletta Gigli

TERNI - «Ho messo pure l’allarme nebbiogeno ma non è scattato perché stavolta non sono riusciti a entrare. So soltanto che così non viviamo più, che andare avanti diventa un’impresa. C’è bisogno di più controlli, servono telecamere per sorvegliare questa zona dove troppi negozi continuano ad essere assaltati nell’indifferenza generale».

David Liberati fa l’ennesima conta dei danni lasciati dai ladri che hanno preso di mira il suo bar di viale Martiri della Libertà. E’ il terzo colpo subito nel giro di un mese.

Anche stavolta le gesta dei malviventi vengono riprese dalle telecamere del Coffee Time.

La mezzanotte è passata da qualche minuto quando i due, con una busta calata sul volto, si mettono all’opera.

Con un piccone iniziano a colpire la vetrata blindata ma la spaccata non riesce. Allora si armano con un arnese che assomiglia a un piede di porco col quale tentano di scassinare la porta d’ingresso. Ci provano per diverse volte e con violenza, tanto che danneggiano i montanti della porta.

Sullo sfondo le telecamere immortalano il passaggio di alcune autovetture lungo la via ma nessuno si preoccupa di dare l’allarme. I malviventi rinunciano al colpo e se ne vanno via.

Ieri mattina alle sette l’amara sorpresa per la dipendente che è entrata al lavoro e ha avvisato David dell’ennesimo assalto al bar.

«Pensavo che stesse scherzando - dice - invece purtroppo era tutto vero». Il resto è il copione di un film già visto. Sul posto arrivano i carabinieri per le indagini.

Sotto la lente le immagini che mostrano tutta la scena dell’ennesima notte di razzie in centro.

Venti giorni fa l’assalto allo stesso bar alle una e 50 di notte. Quella volta i malviventi, col volto coperto da una protezione di quelle che usano gli apicoltori, hanno puntato alle slot machine lasciando danni per settemila euro.

Era stato un residente, svegliato dal baccano fatto per spaccare il vetro blindato, a dare l’allarme ma all’arrivo della volante dei ladri non c’era traccia.

Sei giorni prima il bar era stato assaltato da tre persone immortalate dalle telecamere.

Erano a volto scoperto e svuotarono la cassa prima di sparire. Bottino mille euro. In quei giorni un’altra serie di furti in zona, tra Corso vecchio, via Castello e Largo dei Banderari.

L’accanimento contro il Coffee Time non sarebbe un gesto contro i gestori: «Mai avuto problemi con chicchessia - dice David - non ho nemici, questo lo escludo. E’ che ormai la situazione è fuori controllo, soprattutto in questa zona a ridosso del centro. Non è una questione politica ma qualcuno deve intervenire in fretta per mettere un freno a quello che sta succedendo».

Uno dei principali sospettati di una serie di recenti furti nella zona è ancora in carcere. Dove è finito due settimane fa perché il titolare del bar Cari, vittima di due colpi, lo aveva avvicinato per dirgli di smetterla e lui lo aveva fatto azzannare ad un fianco dal pitbull della sua fidanzata.

Al commerciante, finito in ospedale, era arrivato il plauso degli altri negozianti che avevano subito i furti.

Ora le indagini a caccia dei due malviventi che hanno di nuovo assaltato il Coffee Time lasciando danni per duemila euro.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Maggio 2024, 00:30
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