Social e informazione, con Periscope i lettori
di Leggo giornalisti per un giorno -Ecco come

Social e informazione, con Periscope i lettori di Leggo giornalisti per un giorno -Ecco come

di Alessio Caprodossi
Pochi settori mutano approcci e forme come il mondo dell'informazione, che è alla ricerca di nuovi modelli domandandosi come utilizzare, modellare e monetizzare strumenti iper popolari come i social network, applicazioni mobili, big data e il ruolo sempre più attivo nella produzione di notizie di cittadini e influencer.



Se ne parla alla Social Media Week di scena alla Casa del Cinema di Villa Borghese a Roma fino a venerdì. Ieri protagonisti i social. «Il gruppo Caltagirone è cresciuto sul web come nessun altro negli ultimi due anni. Anche grazie alle nostre strategie su mobile e social. I quotidiani non possono prescindere da un mezzo come Facebook, che nel caso di Leggo è il traino del traffico quotidiano», ha spiegato Alvise Zanardi, direttore generale del Messaggero.



Di influencer e new media si è parlato in un seguito panel che ha visto tra i relatori Guglielmo Nappi, responsabile di Leggo.it. «È tramontata la concezione verticale dei siti, nell'era del social dobbiamo curare ogni notizia come fosse la top news».



Cavalcare le potenzialità di social-app è di fatto un obbligo per l'editoria. Oggi un esperimento inedito vedrà il binomio Leggo-Periscope in prima linea. Tramite l'app di Twitter per la trasmissione di video, ci sarà un filo diretto per la realizzazione del timone del giornale: da una parte i redattori in via Nazionale, dall'altra i lettori che interverranno con richieste e segnalazioni, in mezzo il direttore Alvaro Moretti, che insieme a Vincenzo Bisbiglia del Tempo e Paolo De Michele di Repubblica.it interverrà nel panel della Social Media Week sul tema Periscope: come cambierà le regole del giornalismo?
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Giugno 2015, 10:41
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