ROMA
RUI PATRICIO 6
Riesce, come può, a limitare le fiammate del Verona, ma (non essendo Superman) subisce tre gol in 14 minuti – l’ultimo francamente imparabile. Nel finale, tra l’altro, si esalta su Caprari ed evita di incassare il poker.
KARSDORP 5
Comincia manifestando un certo affanno, vive un acuto di lucidità servendo l’assist vincente per il colpo di tacco di Pellegrini, poi torna nella selva oscura e favorisce soltanto gli inserimenti degli avversari
MANCINI 5
Tende a perdere le misure con il passare del tempo. A vario titolo ha consistenti responsabilità sui gol di Barak e Caprari e, a conti fatti, non regala certezze ai compagni.
IBANEZ 5,5
Uno sguardo a Calafiori di qua, uno a Mancini di là. Resiste a lungo, certo; corre tanto, è vero; però appare un poco inquieto. A tratti precipitoso.
CALAFIORI 5,5
Deve limitare, in particolare, Caprari e Faraoni. Non brilla, ma neppure demerita disastrosamente. Certo, ha bisogno di crescere.
CRISTANTE 6
Sbreccia una traversa con un colpo di testa e alterna l’idea alla copertura con un certo piglio. Prende un’ammonizione per proteste esagerate. Nel complesso va detto che si mantiene oltre la linea di galleggiamento.
VERETOUT 5,5
Tempo 18 minuti, e già è ammonito. Protagonista di duelli piuttosto fisici in mezzo al campo, versa litri di energia nella partita, anche se è la resa qualitativa non sempre è direttamente proporzionale all’impegno quantitivo.
ZANIOLO 5
Corre, sradica avversari, decolla in velocità ed è prorompente sul piano atletico. Ma, in fondo, è poco concreto. Potrebbe molto, ma poco ottiene.
PELLEGRINI 7
Segna un gol stre-pi-to-so di tacco in corsa. Applausi. Propone e si propone, va al tiro in diverse occasioni ed è probabilmente l’ultimo romanista ad arrendersi. Una guida, lì, in mezzo al campo.
SHOMURODOV 5,5
Gioca a sinistra nel tridente sistemato alle spalle della punta. Se non arriva sul fondo, preferisce accentrarsi. Pochi guizzi, a rifletterci.
ABRAHAM 5
Lotta con gli avversari, ingaggiando scontri fisici da puro calcio inglese. Ha qualche idea, radi bagliori, epperò troppi momenti di annebbiamento.
MKHITARYAN 5,5
Prova a restituire un ordine all’attacco nella mezz’ora che Mourinho gli concede. Una prova dimenticabile.
CARLES PEREZ 5,5
Piuttosto evanescente.
EL SHAARAWY 6
Assai dinamico – bisogna annotarlo. Soprattutto: non ha bisogno di infiniti minuti per carburare. Inventa assist nella confusione finale e va al tiro senza speranza.
SMALLING NG
Prende il posto di Karsdorp e ha anche il tempo di proiettarsi in avanti. Restano, però, tentativi disperati.
MAYORAL NG
Dieci minuti abbondanti e poche opportunità per lasciare un segno.
ALL. MOURINHO 5,5
Schiera Shomurodov e Abraham dall’inizio per la prima volta. Disegna in avvio un 4-2-3-1, poi sceglie il 3-1-4-2. La Roma vigila sulla partita, sia pure a fatica, per un’ora scarsa. Poi cede male. E nelle sconfitte, come nelle vittorie, gli allenatori hanno sempre una porzione di responsabilità.
VERONA
MONTIPÒ 6,5
Prende un gol di tacco sul primo palo, poi alza un muro: solo il suo Ilic lo salta.
DAWIDOWICZ 6,5
Sicuro, calcola le misure e argina i romanisti.
GUNTER 6,5
In mezzo alla difesa, neutralizza Abraham.
CECCHERINI 5,5
Il gol di Pellegrini nasce dal suo versante.
FARAONI 7,5
Indovina la giocata della domenica e firma un gol meraviglioso.
BESSA 6,5
Controlla la mediana dei giallorossi senza timore.
ILIC 6
Una prova di sostanza, al di là dell’autorete.
LAZOVIC 7
Sulla corsia è presenza costante e di spessore.
BARAK 7,5
Corsa, quantità, qualità al centro del campo.
CAPRARI 7,5
Firma il gol che restituisce fantasia e convinzione al Verona.
SIMEONE 6,5
Un pericolo continuo nella difesa romanista.
KALINIC 6
Mezz’ora a preoccupare Rui Patricio.
TAMEZE 6
Si rende utile in mezz’ora abbondante.
MAGNANI 6
Copre lì dove mancano i compagni.
ALL. TUDOR 7
Con merito vive la sua giornata di gloria.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Settembre 2021, 14:07
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