Ranieri e la favola del Leicester capolista
in Premier: battuto anche l'arcirivale Mourinho
di Marco Zorzo
Claudio Ranieri, a 64 anni, è il nuovo Robin Hood del calcio inglese: ruba ai ricchi (City, United, Chelsea e Arsenal) per donare punti, sorrisi e sogni, ai cosiddetti poveri calciofili. Primo posto riconquistato (+2 su Arsenal e a +3 sul City) dopo il 2-1 al “nemico” Mourinho. Eppure king Claudio, diventato autentica star sui social, non perde l'italian style: «Cinque punti alla salvezza. Intanto facciamoli, poi vedremo quanto ci divertiremo...».
Quinta vittoria consecutiva nelle ultime sette giornate: nove partite senza la macchia di una sconfitta. Per il Leicester è la migliore serie dal 1966. E i tifosi biancoblù sognano a occhi aperti, grazie pure alla coppia delle meraviglie Vardy-Mahrez, quelli che hanno steso i milionari di Mou.
Un tandem da 26 reti, con l'algerino, 24enne, già nel mirino delle big europee.
Il “Padrino” Ranieri si gode il (lungo) momento di gloria. E pensare che 13 mesi fa, il 15 novembre 2014, dopo la clamorosa sconfitta in casa con le Faer Oer (0-1), veniva cacciato dalla Grecia, dopo soli quattro mesi da ct degli ellenici. Adesso Don Claudio si prende pure la rivincita su José (ex) Special One, che a fine contesa l'altra sera ha ammesso: «Il mio Chelsea? Sconfitto meritatamente».
La memoria va a quella prima frase pronunciata da Ranieri lo scorso 13 luglio, durante la sua presentazione da nuovo tecnico del Leicester: «I grandi uomini non nascono grandi, diventano grandi» Proprio come i suoi bad boys, i rivoluzionari della Premier League: un titolo lontano da Manchester o Londra non arriva dal 1995, dal Blackburn di un certo Alan Shearer. Oh, yes.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Dicembre 2015, 09:53
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