Le nazionali? Inutili e dannose,
meglio le sfide tra campionati

Le nazionali? Inutili e dannose, ​meglio le sfide tra campionati

di Romolo Buffoni
La Lazio ha perso Biglia. Il Manchester City piange Aguero e Silva. La Juve rischia di non avere Pogba e Morata. Le Nazionali sono un tormento per i club che, ormai, prestano i propri campioni ai ct con la stessa serenità con cui le madri prestano i figli agli eserciti.





Nazionali dannose e snobbate dai tifosi, infastiditi da campionati interrotti per far spazio a rappresentative che non li rappresentano. Difficile convincere un romanista che adora i bosniaci Pjanic e Dzeko a tifare per l'Italia di Verratti e Pellè. Vale la pena allora cominciare a chiedersi quanto senso abbiano ancora queste competizioni fra squadre formate da calciatori di una stessa nazionalità.



Che questi tornei non misurino più la forza dei diversi movimenti calcistici lo si capisce anche dagli exploit contemporanei di Austria, Islanda, Galles e Irlanda del Nord, o dal flop ormai cronico del Brasile.



Ecco un'idea per la Fifa che nascerà dalle ceneri di questa travolta dagli scandali: provi a riesumare le rappresentative di Lega e valuti se la sfida Serie A-Premier non sia ormai più divertente e vera di un'Italia-Inghilterra che, dopo gli inni, non ha più nulla da dire.
Ultimo aggiornamento: Martedì 13 Ottobre 2015, 14:44

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