Il Milan va, ma Seedorf non
trova il favore dei 'senatori'

Il Milan va, ma Seedorf non ​trova il favore dei 'senatori'

di Luca Uccello
MILANO - Non basta pi vincere. Nemmeno rivedere l'Europa, distante solo 3 punti. Casa Milan rimane un caos. Tutta colpa di Clarence Seedorf per alcuni che lo vorrebbero gi lontano da Milanello (ma costa troppo cacciarlo, molto di pi di Allegri l'estate scorsa). Solo di Galliani, per altri, e le sue scelte di mercato. Ma anche Barbara Berlusconi non esente da colpe per aver anticipato uno stato di crisi nel bel mezzo di una stagione gi delicata.





Risultato? I sorrisi di facciata visti anche dopo la quarta vittoria di fila in campionato non bastano, o meglio sono finiti se dallo spogliatoio rossonero escono spifferi e verità sulla gestione del tecnico olandese che nel suo progetto (se mai continuerà) non prevede un futuro rossonero per capitan Riccardo Montolivo ma nemmeno per Ignazio Abate, pronto a giugno (il suo accordo scade nel 2015) a lasciare il Milan. Mino Raiola è già al lavoro.



Significativo il faccia a faccia di qualche giorno fa del terzino con Galliani dove ha mostrato il fastidio di non poter giocare, giocarsi anche il Mondiale. Seedorf gli preferisce De Sciglio e perfino Bonera. E il problema Montolivo che contro il Catania non avrebbe nemmeno dovuto giocare? Non è nuovo, non è isolato e nasce durante la crisi di risultati, con la richiesta esplicita della vecchia guardia di avere Galliani ancora vicino alla squadra. Una richiesta portata avanti dal capitano con altri suoi compagni che ha contribuito a una striscia positiva di risultati: un pareggio e quattro vittorie consecutive (26 punti nel girone di ritorno, meglio solo Juve e Roma), segno che il Milan c'è ancora e che la presenza dell'ad sportivo ha un valore aggiunto. Il Cda di domani non porterà cambiamenti in questo senso. Basterà per risolvere i problemi? Probabilmente no. Ma Seedorf ha avuto il coraggio, come del resto Allegri anche se con modi diversi, di portare avanti le sue idee anche non condivisibili.



Di sicuro il prossimo mercato sarà difficile, in entrata ma anche in uscita. Dai riscatti di Rami e Taarbat a Poli senza dimenticare il problema portiere (Abbiati farà il secondo a chi?) e una possibile cessione di Mario Balotelli. Con o senza Europa League (il sesto posto stravolgerebbe l'intera preparazione di inizio stagione con un Mondiale di mezzo) il cammino del Milan sembra in salita e pieno di pericolose trappole...
Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Aprile 2014, 12:37

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