Milan a Firenze con Robinho e Taarabt,
Seedorf: "Mi aspetto di più da Balotelli"

Milan a Firenze con Robinho e Taarabt, ​Seedorf: "Mi aspetto di più da Balotelli"

di Luca Uccello
MILANO - Il sorriso non gli manca, la sicurezza di aver portato il Milan in salvo, ancora s. Il mare rossonero continua ad essere agitato. Non bastato un punto a Roma contro la Lazio, stasera c' la Fiorentina. E senza continuit di risultati, il progetto del tecnico olandese va poco lontano. Pi filosofo che esperto di navigazione, Clarence Seedorf fissa nuovamente alcuni punti sul diario di bordo.





Il primo a riguardo della convivenza con Adriano Galliani. «Quando ci sono tante influenze esterne si possono credere tante cose, ma la comunicazione tra me e Galliani non si è mai fermata abbiamo sempre continuato a cercare il bene del Milan e continueremo». Insieme, oppure no, dipenderà anche da Montella e poi da Silvio Berlusconi. Il secondo punto riguarda Mario, il cui futuro potrebbe essere a Napoli in uno scambio con Hamsik in rossonero, le accuse presunte di una parte dello spogliatoio gelosa delle troppe attenzioni di Clarenzio verso il campioncino (ancora in panchina?) da far sbocciare.



Accuse naturalmente respinte: «Cerco di dare attenzione a tutti essendo trasparente e cercando di capire le esigenze, con Balotelli ho fatto altrettanto. Qualcuno le ha chiamate coccole, io la chiamo gestione di un atleta. Quando andiamo in campo sono molto esigente con lui perché ha il potenziale per fare le cose che chiedo, chiaro che lui è un punto di riferimento mediatico ma non ci sono differenze di approccio, anche se i modi di gestire un giocatore possono essere differenti...».



E al Franchi gioca lui o Pazzini? Di certo Robinho e Taarbat. L'arrivo a giudicare la situazione rossonera è filosofico, forse anche troppo per il professore rossonero. «Ho una filosofia di vita che mi consente di vivere anche momenti di difficoltà e stress con equilibrio. Non mi fa piacere leggere o sentire certe cose, sono un essere umano; però ho costruito la mia vita con questi aspetti e sono sempre stato vincente. Mi alzo presto, faccio otto ore al giorno a Milanello per preparare la squadra al meglio e per portare a casa i risultati. Non mancherà mai il mio impegno ma ora cerchiamo i risultati». Appunto...
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Marzo 2014, 20:04

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