Milan, i cinesi e il giallo del closing: il mercato ridimensionato?
di Luca Uccello
Dagli ambienti finanziari emerge che Sino Europe Sports avrebbe preparato la struttura per versare i 320 milioni di euro necessari per il closing a Fininvest, anche nel caso in cui non dovessero arrivare le tanto attese autorizzazioni da parte del Governo di Pechino. Ma questa notizia non convince nemmeno Enrico Preziosi che allontana Giovanni Simeone da Milanello negando anche una possibile opzione nei confronti dell’attaccante argentino: «Sono circolate tantissime voci, ma è stata presa la società meno adatta per una candidatura - è netto il numero uno del Genoa presente nella mattinata di ieri nel quartier generale di Pegli -. Tutto è nato per il semplice fatto che Galliani, che è mio amico, al bar, così, mi avrebbe detto ‘dammi Simeone’, quando sa che non ha la possibilità di comprare nessun giocatore se non in prestito...».
Battuta o no, sembra che non esista nemmeno un opzione sul giocatore libero a giugno di scegliere dove andare davanti però ad un’offerta non inferiore di 30 milioni di euro. E Donnarumma? Il suo agente Mino Raiola dice: «Con Galliani ho deciso che di Donanrumma non ne parlo più perché il ragazzo deve essere lasciato in pace. E’ del Milan, ha un contratto per un altro anno e mezzo, non stiamo parlando con nessuna squadra e se qualcuno lo vuole, deve rivolgersi al Milan». Un club bloccato, non solo dal lato sportivo, ma anche gestionale che attende di conoscere il proprio destino il prima possibile per poter ripartire e tornare a competere in Italia ma soprattutto in Europa, in quella che conta.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Febbraio 2017, 09:18
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