Mihajlovic: "Chi teme fischi faccia il ragioniere.
Tappiamoci le orecchie e battiamo la Samp"

Mihajlovic: "Chi teme fischi faccia il ragioniere. Tappiamoci le orecchie e battiamo la Samp"

di Luca Uccello
MILANO - Sereno, tranquillo, pronto a tornare a giocare contro la sua Sampdoria (tra i fischi di Marassi), pronto a riprendersi il Milan in uno stadio che conosce bene. Match da dentro o fuori stasera alle 21 (diretta tv Rai 2) nella gara secca degli ottavi di finale di Coppa Italia contro i blucerchiati di Montella, battuti 4-1 in campionato.

Alla vigilia della notte in cui Sinisa Mihajlovic si gioca una buona fetta di futuro dice di non aver visto le dichiarazioni del presidente Berlusconi, «che peraltro erano riportare da fonti vicine a lui» e di aver fiducia nel suo lavoro: «Non mi faccio prendere dall'ansia. Non cerco mai alibi o scuse, sappiamo cosa abbiamo sbagliato finora e cosa dobbiamo fare per migliorare. Sono convinto che alla fine arriveremo dove pensiamo di arrivare». Certo «con i quattro punti lasciati tra Carpi e Verona saremmo a un passo dalla zona Champions». C'è un problema tecnico da risolvere: «Creiamo tanto ma segniamo poco. Gli attaccanti devono essere più cattivi e intraprendenti». Mancanza di personalità della squadra? «Io cerco di andare il meno possibile negli spogliatoi, dove lascio libertà ai giocatori. Queste cose vanno chieste ai giocatori».

Capitolo Montolivo e i fischi al capitano. «Se dopo i primi fischi vai in crisi ti manca il carattere. Uno così deve cambiare mestiere, fare il ragioniere. Chi gioca al Milan ha personalità e l'esperienza per gestire queste situazioni. Noi dobbiamo tapparci le orecchie e pensare solo a giocare».

Con Carpi e Verona parecchie cose non hanno funzionato. «Ci siamo parlati, con i 4 punti persi con Carpi e Verona potevamo essere quarti. Il campionato comunque è ancora lungo, siamo uniti e andiamo avanti per la nostra strada. Io e i giocatori siamo convinti di poter raggiungere i nostri obiettivi».
Dopo le critiche per il turnover eccessivo contro il Crotone, stavolta sarà diverso. «Metterò la formazione migliore - garantisce il tecnico -, anche se abbiamo qualche giocatore che non sta bene. Cercheremo di passare il turno e di continuare la nostra crescita». Balotelli ha ancora la febbre e rimane a Milanello. Andrà in panchina Antonelli, appena guarito da un infortunio. Per il resto sarà un Milan vero.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Dicembre 2015, 14:21

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