Allo United non basta Di Maria, il City ko.
La Manchester del pallone non sorride più
di Benedetto Saccà
Il Manchester City, si diceva, è caduto male (1-0) contro lo Stoke all’Etihad. Trame impalpabili, scarsa sincronia, disattenzione montante: per dire, l’uomo che ha risolto la sfida, Diouf, ha potuto coprire indisturbato una cavalcata palpitante di 80 metri prima di centrare la buca sotto le gambe di Hart, evidentemente piuttosto abituato a subire certi gol insolenti. Poi, d’accordo, il City, il rivale europeo della Roma, ha pure costruito qualche opportunità, perché in fondo un’identità di gioco la possiede. A sintetizzare, però, la squadra di Pellegrini è sembrata mancare un poco sul piano fisico: un accorgimento studiato durante l’estate per condurre i calciatori all’optimum atletico nei mesi a venire, diremmo.
Il Chelsea, a chiudere. Mourinho ha centrato la terza vittoria in serie sbarazzandosi dell’Everton (6-3) dell’ex Eto’o con una certa facilità. Palpiti a scansione, a ben pensarci. Implacabile davvero Diego Costa, capace di segnare due reti stasera e, dunque, di portare il bottino delle tre giornate iniziali della Premier a quattro sigilli. I Blues, così, si sono confermati primi con nove punti al pari dello Swansea di Garry Monk, un’interessante novità. Domani il Liverpool sarà l’ospite del Tottenham: vedremo Mario Balotelli.
Ultimo aggiornamento: Sabato 30 Agosto 2014, 21:48