Lazio sempre più nella bufera: dopo Bielsa
e Felipe Anderson scoppia il caso Keita

Lazio sempre più nella bufera: dopo Bielsa e Felipe Anderson scoppia il caso Keita

di Enrico Sarzanini
 Dopo il terremoto solo macerie. In un modo o nell’altro l’effetto Bielsa c’è stato. Tifosi in rivolta, social e radio prese d’assalto per urlare tutta la rabbia verso la società. Una protesta decisa che potrebbe avere il suo apice nella vendita degli abbonamenti, “congelata” a causa del mancato arrivo di Bielsa, scelto come testimonial ma che si fa già sentire nel ritiro di Auronzo dove circa 500 persone (il 10%) hanno rinunciato al ritiro. A Formello si dovrà ripartire da zero.

«Ma Inzaghi non è una seconda scelta» ha precisato nel suo monologo senza domande (che ha scatenato la protesta di molti giornalisti che hanno lasciato Formello) sabato scorso il presidente Lotito. Eppure prima di Bielsa erano stati contattati almeno altri 10 allenatori, su tutti Cesare Prandelli sedotto e poi abbandonato sul più bello. Adesso toccherà proprio all’ex attaccante dello scudetto del 2000 provare a risollevare la Lazio in un’annata che si preannuncia tra le più complicate dell’era Lotito. Inzaghi si aspetta un mercato all’altezza, lo stesso promesso a Bielsa. Soprattutto quei 30 milioni di euro che erano stai promessi all’argentino per rinforzare la rosa.

Non avrà certo la sua esperienza, ma Inzaghi si aspetta un segnale forte da parte della società: rinforzi in difesa, in attacco, un degno sostituto di Candreva, al passo d’addio, e la conferma di Biglia. La questione dell’argentino, congelata per chiudere la lunga trattativa legata a Bielsa, a Formello è tornata prepotentemente d’attualità. Il centrocampista, saputo di Bielsa, si era detto disponibile a restare ma ora tutto potrebbe cambiare e parlerà del suo futuro solo dopo le vacanze (è atteso ad agosto nella seconda parte del ritiro in Germania).

«In quel ruolo è il migliore d’Europa, ripartiamo da lui» ha avvertito Inzaghi nel giorno della presentazione. La Lazio dovrà accontentarlo perché se è vero che toccherà al neo tecnico il difficile compito di provare a ricreare entusiasmo ad un ambiente depresso e sconfortato, la parte del leone dovrà per forza di cose farla la società, mai come in questo momento con un indice di gradimento sotto zero.

Intanto c’è un altro caso: Kieta non si è presentato a Formello prima della partenza per Auronzo. Ha chiesto un colloquio al club al quale chiederà adeguamento contrattuale o cessione (su di lui c’è molto forte l’Inter). In società sono comunque certi che tra oggi e domani raggiungerà i compagni in ritiro.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Luglio 2016, 09:00

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