Da giocatore in partenza a talismano:
è Keita l'arma in più della Lazio

Da giocatore in partenza a talismano: ​è Keita l'arma in più della Lazio

di Enrico Sarzanini
ROMA – Bayer Leverkusen, Hellas Verona e Frosinone. Tre indizi che fanno una prova: è Keita l'arma in più della Lazio. Con una postilla che non può essere assolutamente tralasciata: lo spagnolo è diventato decisivo da quando ha iniziato ad entrare a gara iniziata.





Un particolare che ne fa un vero e proprio talismano portafortuna per Pioli. Pensare che nemmeno un mese fa l'attaccante, che in Supercoppa Italiana rimase in panchina, era in procinto di lasciare Roma. A creare il caso fu il suo agente subito dopo la gara vinta all'Olimpico contro il Bayer grazie proprio ad un suo gol: «Abbiamo chiesto la cessione, è giovane e deve giocare». Parole che scatenarono la fantasia di diversi club europei (Bayern Monaco e Liverpool su tutti) pronti a strappare il numero 14 alla Lazio. Ci pensò Pioli in persona a spegnere la questione sul nascere: «Resta con noi».



Poi il colloquio chiarificatorio con il diesse Tare che gli ribadì la fiducia di società e tecnico con la solita precisazione: alla Lazio nessuno ha il posto fisso garantito. Dalle parole ai fatti, pronti via per Keita arrivano ben quattro maglie da titolare. Pur di scendere in campo si adatta a fare anche il falso nueve. L'avvio a corrente alternata della Lazio però (in quattro gare due vittorie ed altrettante sconfitte), convince Pioli a cambiare. Arriva così la nuova vita dello spagnolo decisivo solo a gara iniziata: a Verona entra e guadagna rigore dopo 30" dando il via alla rimonta, contro il Frosinone s'inventa un diagonale letale che scardina la difesa ciociara. Keita protagonista anche in Europa League contro il St. Etienne con una discesa che porta al terzo e definitivo gol di Biglia.



Per lui è l'inizio di una nuova era, forse della definitiva consacrazione. Due anni fa protagonista della salvezza con Reja in panchina, lo scorso anno, complice anche un carattere da ribelle, fu un po' messo da parte da Pioli (appena 773 i minuti giocati in campionato). Adesso La ”maravilla”, come si fa chiamare lo spagnolo, dopo aver conquistato i tifosi domenica con quella corsa sotto la Nord esaltata dall'amico Cataldi che ne ha evidenziato il carattere con gesti eloquenti, vuole conquistare anche la Lazio. «Provo sempre a fare del mio meglio e sono contento di aiutare la squadra» ha spiegato nel post gara. Infine, domani l'agente Savini sarà a Barcellona per sbloccare il passaporto spagnolo di Keita.
Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Ottobre 2015, 22:05

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