Juve salvata ancora dalla vecchia guardia. Bonucci: “Bello segnare in Champions dopo tanto tempo”

Juve salvata ancora dalla vecchia guardia. Bonucci: “Bello segnare in Champions dopo tanto tempo”

di Timothy Ormezzano
Quando mancano Higuain e Dybala, il duo da 130 milioni che potrebbe rientrare tra i convocati per Genoa-Juve di domenica, quando mister 32 milioni Pjanic c'è ma non si vede, non resta che fare affidamento alla vecchia guardia. La notte di Siviglia ha permesso alla Signora di riscoprire il peso dei suoi senatori. Riecco i soliti noti, lo zoccolo duro dei pentacampioni d'Italia, l'unità di crisi pronta ad attivarsi dopo un ko imprevisto o un'epidemia di infortuni.

Le urla di capitan Buffon (e i cambi di Allegri) hanno destato la squadra dopo l'1-0 degli spagnoli. Al resto ci hanno pensato alcuni giocatori di grande personalità, tutti a segno nel 3-1 finale che ha spalancato le porte degli ottavi di Champions. Marchisio ha palesato freschezza rinnovata e regolarità antica. Mandzukic ha vissuto l'isolamento in attacco come una sorta di riconoscimento al suo saper fare reparto da solo.
Ma il simbolo di questa Juve incerottata e vincente, brutta e possibile, è sicuramente Bonucci: «Finché ci criticano e vinciamo, ben vengano le critiche». 

Ha indicato la via, conquistando il rigore e quindi realizzando il gol decisivo nemmeno fosse un centravanti consumato. Il conto sale così a 18 reti in bianconero, di cui 7 da tre punti - Roma, Napoli e Siviglia ne sanno qualcosa - e altre 7 utili per sbloccare il risultato. «Fa piacere riscoprirsi decisivo, anche perché in Champions non segnavo dal 2012 contro lo Shakhtar - ha detto Leo nella notte andalusa -. Qui, del resto, siamo tutti importanti». Lui un po' di più, in quanto regista arretrato, uomo-squadra, motivatore.

Bonniebauer, crasi tra Bonucci e Beckenbauer, è pronto a rinnovare fino al 2021 il suo contratto, con buona pace dei 60 milioni di euro offerti in estate dal City di Pep Guardiola per il suo cartellino. Ma il difensore bianconero negli ultimi tempi è entrato nelle grazie anche di molti ex detrattori o nemici, quelli che ha accompagnato oltre i confini del tifo, mettendo in piazza le emozioni e la sofferenza di Leonardo papà dello sfortunato Matteo.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Novembre 2016, 09:36

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