Inzaghi: "Il mio futuro è alla Lazio"

Inzaghi: "Il mio futuro è alla Lazio"

di Enrico Sarzanini
ROMA - «La Lazio è la mia big». Simone Inzaghi blinda il suo futuro. Nella sua testa ci sono solo i biancocelesti: «Qui alla Lazio ho avuto la fortuna di giocare, vincere - ha spiegato a “Radio Anch’io lo sport” su Radio Uno – chiudere la carriera e qui alleno una grande squadra». In questo avvio la Lazio ha stupito e dopo il 6-1 sul Sassuolo ha acquisito maggiore fiducia: «È un gruppo sano, di ragazzi che si divertono. Insieme stanno bene e vanno d’accordo, ed io cerco di attingere al massimo dalle nostre forze». Nelle griglie estive la Lazio non era tra le pretendenti alla Champions, Inzaghi si gode il momento ma resta con i piedi per terra: «Dobbiamo restare in alto. Sulla carta siamo meno attrezzati delle nostre competitor e sarà più difficile rispetto allo scorso anno perché giochiamo in Europa, ma siamo partiti bene e vogliamo continuare così».

Fra i tanti protagonisti biancocelesti c’è, inaspettatamente, anche Luis Alberto: «Lo ha portato il ds Tare, l’anno scorso ha avuto qualche problema di ambientamento. In estate si è presentato in ritiro con tanta voglia e spirito di sacrifico: ha qualità ed il merito va lui per quello che sta facendo». Rientrato Nani, all’appello manca ancora Felipe Anderson, infortunato: «Ma il modulo resterà questo perché ho trovato i meccanismi giusti. Con tutte le partite che avremo potrò scegliere e speriamo di recuperare giocatori in difesa». Alla ripresa la Lazio sfiderà la Juve a Torino: «Non è mai semplice giocare allo Stadium. Cercheremo di fare un grande partita, anche se la Juve sarà arrabbiata per il pari con l’Atalanta. Servirà la gara perfetta». Chiusura dedicata alla lotta scudetto: «Noi faremo i guastafeste e proveremo a vincere qualcosa. Inter e Milan cercheranno di rendere difficile il percorso alle tre favorite Napoli, Juventus e Roma». 

Il diesse Tare, che ieri ha ricevuto il Premio Scopigno ad Amatrice con Inzaghi, mantiene un profilo basso ma chiama a raccolta i tifosi: «Restiamo umili e defilati e parliamo con i risultati. Abbiamo l’obbligo di giocare in Europa se poi a marzo saremo ancora in questa posizione allora alzeremo l’asticella. La Lazio sta raggiungendo alti livelli e ora abbiamo ancora più bisogno dei nostri tifosi perché è un dispiacere vedere una squadra che gioca un calcio fantastico, forse il migliore in Italia al momento, con uno stadio che lascia ancora desiderare. Il mercato? Finalmente ho raggiunto quella squadra che ho sempre sognato di avere, perché c’è un grande senso di appartenenza, tutti remano nella stessa direzione». Così sul rinnovo di De Vrij: «Sono ottimista a breve ci rivedremo, ma fino a quando non vedo non credo»
Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Ottobre 2017, 23:45

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