Inter, per Mancini numeri flop: ora la corsa
all'Europa che conta si fa durissima

Inter, per Mancini numeri flop: ora la corsa ​all'Europa che conta si fa durissima

di Alessio Agnelli
MILANO - Tre ko di fila, come non gli accadeva da 5 anni e come mai successo in 17 mesi di gestione-Mazzarri. Se per Roberto Mancini continua a valere la regola del bicchiere mezzo pieno (vedi «l'atteggiamento, comunque da big, della squadra», la difesa del tecnico nerazzurro, anche dopo l'1-0 rimediato dal Napoli al San Paolo), sono, piuttosto, i numeri, deficitari, della sua Inter ad allarmare.





Contro i partenopei è arrivata, infatti, per Ranocchia e compagni la terza sconfitta consecutiva tra campionato e coppe, con eliminazione da… “polli” dalla Coppa Italia. E per il Mancio un nuovo filotto negativo, dopo quello inanellato nel 2010, alla guida del Manchester City, tra Premier League e Coppa d'Inghilterra. Tre ko, come nemmeno WM era riuscito a fare in un anno e mezzo di Inter, anche se tutti pesantemente condizionati da errori individuali, e dopo buone prestazioni di squadra.



Contro il Napoli il liscio di Ranocchia su Higuain nel recupero, con via libera per il Pipita. Addirittura 3 le sviste dei singoli con il Sassuolo: di Vidic e Palacio, in marcatura (si fa per dire…) su Zaza e Sansone, e di Donkor, espulso dopo aver regalato un rigore per inesperienza nel finale. Come, sempre negli ultimi minuti, è arrivata anche la beffa con il Toro, con Icardi e Obi anticipati da Glik (sponda) e Moretti per l'1-0 granata.

Insomma, un momentaccio per Mancini, alle prese con un attacco che non segna e una difesa che acqua. Nelle ultime 3 gare di campionato contro Empoli, Torino e Sassuolo l'Inter ha, infatti, messo a segno un solo gol (Icardi contro gli emiliani), a fronte dei 4 incassati. 5 reti fatte (ben 3 di Maurito, il solo a vedere la porta fra le punte in rosa) e 6 subite, se si allarga il dato alle prime due gare dell'anno contro Juve e Genoa, 4 punti in 2 partite, che sembravano aver aperto nuovi scenari per l'11 del Mancio.



La dura realtà è un bilancio in negativo, che, indipendentemente dal risultato di domenica (alle 20.45, al Meazza) con il Palermo, non potrà migliorare lo score fatto registrare da Mazzarri nelle prime 11 partite. Dal derby del 23 novembre, il Mancio ha conquistato infatti 10 punti in 10 gare, ruolino da zona retrocessione, contro i 16 in 11 di WM. Un motivo in più per tornare comunque alla vittoria già da domenica, anche perché Thohir non ammette più passi falsi.



Contro i rosanero, un solo dubbio in difesa, con Santon e Dodò in ballottaggio per un posto in fascia (Nagatomo il secondo esterno, in mezzo Ranocchia e Juan Jesus, al rientro in campionato). A centrocampo, Guarin e Medel. In avanti Shaqiri, Kovacic e Podolski a supporto di Palacio, in vantaggio su Icardi.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Febbraio 2015, 12:10

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