Inter-Handanovic, rinnovo a un passo.
Kovacic vicino al Liverpool

Inter-Handanovic, rinnovo a un passo. ​Kovacic vicino al Liverpool

di Alessio Agnelli, Massimo Sarti
MILANO - Handanovic-Inter: da domenica ogni giorno è buono per il rinnovo. Le basi per il prolungamento fino al 2019 della saracinesca slovena sono state gettate nello scorso week end da Piero Ausilio e Federico Pastorello, agente del 32enne di Lubiana in scadenza fra un anno.





Ma per l'ufficialità bisognerà attendere i primi giorni della prossima settimana, quando Samir Handanovic avrà espletato la pratica Inghilterra (domenica, a Lubiana, nell'ultima gara di qualificazione a Euro 2016; Slovenia seconda a pari punti con la Svizzera, inglesi già qualificati) e farà rientro a Milano per la firma del nuovo contratto con l'Inter.



Accantonati i propositi di fuga, anche per la totale assenza di offerte da club di Champions (solo un sondaggio da parte dello United), l'ex portiere dell'Udinese andrà, infatti, a percepire un ingaggio di 2,7 milioni netti l'anno per le prossime 4 stagioni, più 300.000 euro di bonus (legati alla qualificazione in Champions e alla vittoria di scudetto o Coppa Italia) che lo potrebbero avvicinare a quota 3 milioni annui, come da richieste iniziali. Vittoria-Inter, invece, sul fronte diritti d'immagine, ad uso esclusivo del club di Thohir fino al 2019. «Samir, però, vuole raggiungere questo traguardo con l'Inter, anche se le ultime stagioni non sono state particolarmente felici», le parole del suo agnte Federico Pastorello.



Ma con Icardi confermato ed Handanovic quasi, a rischiare il taglio ora è Mateo Kovacic. In entrata il direttore sportivo Ausilio sta valutando nomi importanti: da Mehdi Benatia, per il pacchetto arretrato, a Geoffrey Kondogbia, per la mediana, e Juan Cuadrado, per l'attacco. Ma per convincere Bayern, Monaco e Chelsea servono liquidi e almeno una cessione importante. Sui 22 milioni, infatti, la valutazione di Benatia, su cui i bavaresi hanno chiuso, ma solo parzialmente, nel summit di Berlino fra Rummenigge e Bolingbroke.



Quota 30 invece per il monegasco Kondogbia, seguitissimo anche in Premier (Arsenal e Manchester City) e primo obiettivo di Mancini dopo il no di Touré, e per l'ex viola Cuadrado, che il Chelsea potrebbe cedere in prestito oneroso (2 mln) con obbligo di riscatto (sui 25/27). Insomma tanta carne al fuoco, alternative (in difesa Aymen Abdennour del Monaco, a centrocampo l'indo-belga Nainggolan, in comproprietà tra Cagliari e Roma) comprese, ma la necessità di dover far cassa per battere il primo colpo.



KOVACIC VERSO IL LIVERPOOL (di Massimo Sarti) Mauro Icardi ha appena rinnovato il proprio contratto con l'Inter sino al 2019. Secondo le ultime indiscrezioni, sembra destinato ad imitarlo Samir Handanovic, al termine di una lunga trattativa, esattamente come quella di Maurito. Fredy Guarin sembra essere “sparito” dai radar di possibili pretendenti in giro per l’Europa. Ecco allora che, come tesoretto per i tanti innesti auspicati da Roberto Mancini, è rimasto solamente Mateo Kovacic, reduce da un gran gol di tacco contro Gibilterra nell’amichevole vinta 4-0 domenica dalla Croazia, in preparazione della sfida con l'Italia di venerdì sera a Spalato e valevole per le qualificazioni ad Euro2016.

E mentre il 21enne centrocampista nato in Austria si dedica alla propria Nazionale, il suo futuro sembra sempre più lontano dai colori nerazzurri e più vicino al rosso del Liverpool. Le voci che arrivano dalla Croazia e dall’Inghilterra appaiono univoche: un accordo di massima tra Kovacic ed il club di Anfield Road non sarebbe lontano. Ancora distante, invece, l’intesa tra le due società, tra i 21 milioni di euro proposti dal Liverpool e i 25-26 milioni considerati dall'Inter come base minima per trattare. Kovacic, giunto in nerazzurro nel gennaio del 2013, costò 11 milioni al club allora presieduto da Massimo Moratti.

Al Liverpool il talento croato troverebbe due ex interisti: Mario Balotelli e Philippe Coutinho. Il brasiliano approdò in Inghilterra proprio quando Kovacic iniziò la propria avventura italiana. A Liverpool ha poi trovato quelle soddisfazioni mancategli in nerazzurro. Lo stesso percorso che farà Kovacic, talento mai esploso definitivamente al Meazza?
Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Giugno 2015, 10:26

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